Abbiamo avuto la possibilità e il piacere di scoprire insieme a Maria tre dei suoi oli dal fruttato leggero al medio fino all’interso per un percorso di gusto e piacevole scoperta o meglio conferma…l’olio buono c’è ma bisogna avere la voglia e la curiosità di scoprirlo. Partiamo dal Teti un fruttato leggero, un blend rotondella, carpellese e frantoio mirabilmente assemblate per un gusto deciso ma delicato prefetto per chi si avvicina ad oli di qualità. Passiamo poi al Dafne un olio extravergine proveniente da agricoltura biologica ed ottenuto solo da olive biologiche. Un olio dal sapore molto gradevole con una spinta di amaro, per palati già pronti a tale “esperienza”. Per finire, il mio preferito, un olio dal grande equilibrio e armonia di ogni suo componente, l’amaro ed il piccante camminano a braccetto con il fruttato per il piacere del palato ed è Diesis DOP Colline Salernitane. Saranno proprio gli olii della Torretta ad accompagnarci con i piatti e le pizze di Antonio, partiamo con un Baccalà con patate, divertente poter assaggiarlo con entrambi gli olii, e confermare per me l’amore verso il Diesis che è riuscito ad esaltare il piatto con garbo e gusto. Le due pizze sono state pensate e armonizzate perfettamente con i due olii per “La Regina Margherita” con pomodoro San Marzano Gustarosso, fior di latte, basilico, olio evo Diesis Torretta e “‘A scustumat” con Fior di latte, pomodorino giallo Lucariello, guanciale di cinta senese, buccia di limone, aneto, olio evo dop Dedalo Torretta. Con l’acquolina in bocca e i complimenti ad Antonio abbiamo anche fatto il bis; il tutto è stato accompagnato dalle birre Menabrea. Per chiudere una crostata con frutta fresca e i saluti ad Antonio con la promessa di tornare in questo angolo di gusto. Dimenticavo è stato aperto presso la pizzeria un angolo dell’olio per la vendita delle varie tipologie prodotte dal Frantoio Torretta di Battipaglia. “In quel periodo si svegliò in me una vera passione per l’olio d’oliva. Lo mettevo dappertutto. Cominciavo al mattino sommergendo il mio pane tostato in un piatto con dell’olio d’oliva dove nuotava una moltitudine di acciughe. La considerevole quantità, che rimaneva nel piatto, la bevevo direttamente come fosse un liquido prezioso.” Salvador Dalì