CASERTA – Scatterà domani 23 agosto, giorno dopo la presentazione delle liste per le elezioni politiche, il presidio permanente degli allevatori riuniti nel Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, che da mesi protestano contro la Regione e il suo piano, varato a marzo, di eradicazione di brucellosi e tbc bufaline, di cui chiedono il ritiro o la modifica nel senso di puntare decisamente sulle vaccinazioni a tappeto superando la pratica degli abbattimenti, che ha contrassegnato per quasi dieci anni la strategia della Regione; delle 140mila bufale abbattute, solo l’1,4% è risultato malato tramite analisi post mortem.
Sotto accusa le previsioni del Piano regionale che individuano negli “allevamenti assolutamente indenni” quelli in cui attuare la vaccinazione, per cui gran parte delle aziende bufaline del Casertano, uniche ad essere interessate dal fenomeno brucellosi e tbc (a Salerno non si registrano casi negli allevamenti), ne sono escluse, visto in molte di esse si registrano casi di bufale positive; inoltre, protestano gli allevatori, basta un semplice sospetto di positività per avviare i capi alla macellazione, senza attendere le controanalisi che ne certifichino la reale presenza della malattia.
Da domani sarà dunque realizzato un presidio fisso a Borgo Appio, località del comune di Grazzanise (Caserta) nella cui area sorgono tanti allevamenti. “#TELADIAMONOILACAMPAGNAELETTORALE” sarà la prima di una serie di parole d’ordine con cui gli allevatori si preparano ad “incrociare la politica”. “Alle forze politiche che hanno gestito responsabilità di governo nazionale e regionale in Campania – dice Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento – chiederemo conto di quanto fatto e di cosa intendono fare per risolvere la crisi drammatica del comnparto bufalino. A quelle forze che non hanno gestito responsabilità di governo chiederemo comunque conto di come abbiano interpretato ed assolto alla loro responsabilità politica ed a tutti chiederemo di sapere quali impegni assumono per il futuro”. (ANSA).