Il Tar della Campania ha accolto il ricorso presentato da Wwf Italia, Lipu, Enpa, Ldc Animal protecton e LAV, annullando la delibera regionale 31/07/2024 che, con l’approvazione del calendario venatorio, anticipava la data di apertura ella stagione venatoria. Una delibera arrivata nonostante “in consiglio regionale l’assessore Caputo si era impegnato ad autorizzare la preapertura solo dopo aver ricevuto e recepito il parere ISPRA e dopo che il piano faunistico-venatorio fosse stato approvato in Consiglio Regionale”, rispondendo alla consigliera Roberta Gaeta nel corso di un question time.
“Siamo pienamente soddisfatti dalla decisione, facilmente prevedibile, del TAR Campania. Ci si dimentica evidentemente che i piani faunistico-venatori non sono predisposti per favorire caccia e cacciatori, ma per gestire e tutelare la fauna selvatica. L’approvazione dei calendari venatori serve proprio a questo, evitare che le stagioni di caccia coincidano con periodi estremamente delicati, come la migrazione degli uccelli. Anche se in Italia la caccia non è vietata e non è possibile fermarla con leggi regionali, è possibile regolamentarla limitando gli effetti negativi ed organizzare un calendario venatorio che non danneggi ulteriormente il nostro ecosistema. Questo è un chiaro esempio di quanto l’interesse di pochi possa prevalere sul benessere collettivo, ambientale e sociale, oltre che compromettere il futuro nostro e delle nuove generazioni. Siamo però fiduciosi che si possa mantenere aperto un dialogo interistituzionale con l’unico scopo di tutelare gli animali e il nostro territorio”. Hanno commentato Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, e Roberta Gaeta, consigliera regionale di Europa Verde – Demos.
Caccia, il TAR Campania boccia l’apertura anticipata
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