Un’azione di testimonianza diretta si è svolta questa mattina all’alba di fronte al macello “Il Ruspante” a Melito di Napoli. A organizzarla, attivisti e attiviste dei gruppi Napoli Animal Save e Salerno Animal Save, uniti per dare voce agli animali destinati alla macellazione e ricordare il sacrificio dell’attivista Regan Russell, uccisa il 19 giugno 2020.
Alle 3:30 i volontari si sono radunati davanti ai cancelli del mattatoio per vegliare su quegli animali invisibili ai più. Un’ora dopo, il primo camion ha fatto il suo ingresso: trasportava oltre 2.000 polli, compressi in gabbie metalliche, in evidente sofferenza per il caldo e le condizioni disumane del trasporto. “Le loro creste e le ali spuntavano dalle gabbie – raccontano i testimoni – erano ammassati uno sull’altro, visibilmente provati”.
Ma alle 6 del mattino è avvenuto qualcosa di straordinario. Un operaio ha varcato il cancello tenendo in braccio due polli “da carne”, che sono stati immediatamente accolti e presi in custodia dagli attivisti. I due animali mostrano sul corpo i segni della sofferenza: “Non hanno piume sul fondo della schiena – racconta Luce, organizzatrice di Salerno Animal Save – la pelle è irritata e infiammata, un chiaro effetto del contatto prolungato con l’ammoniaca delle loro stesse feci e dello stress estremo cui sono sottoposti in allevamento”.
La veglia si inserisce nel contesto dell’evento globale organizzato ogni anno da Animal Save Movement, in memoria di Regan Russell, attivista canadese travolta e uccisa da un camion carico di maiali il 19 giugno 2020 mentre protestava pacificamente di fronte al macello Fearmans, in Ontario. Quel giorno, Regan manifestava contro la legge Bill 156, appena approvata, che criminalizzava chi documentava le condizioni degli animali nei trasporti e nei macelli.
“Regan è stata uccisa solo perché difendeva chi non ha voce – denuncia Francesco, organizzatore di Napoli Animal Save – e perché le leggi tutelano i padroni e i profitti, non la giustizia”.
In suo onore, i due polli salvati oggi sono stati chiamati Regan e Russell. Saranno accolti in un rifugio per animali liberi, dove potranno finalmente vivere in sicurezza, rispettati come individui senzienti. Qui avranno la possibilità di socializzare, esprimere i loro comportamenti naturali e vivere una vita degna, lontano da gabbie, catene e macelli.
Con questa azione, gli attivisti intendono ricordare che ogni vita conta. E che dietro ogni piatto di carne, c’è un individuo che voleva vivere.



















