Il collettivo “Spazio Animale” è sceso in in piazza per fare da megafono a tutte le vite distrutte, macellate e seviziate in nome della tradizione.
Secondo i dati ISTAT, nel 2024 sono stati uccisi DUE MILIONI di agnelli. Durante il periodo pasquale più di 300.000 agnelli vengono scannati all’interno di strutture lontane dai centri abitati, cosicché l’odore acre e le urla degli animali non possano intaccare la sensibilità di chi quei corpi li compra già a puliti e a pezzi.
Gli attivisti e le attiviste hanno esposto un lungo striscione che ricorda gli oltre 300 mila agnelli macellati, hanno mostrato cartelloni e tenuto discorsi sulla crudeltà e il sangue che ogni anno accompagna la Pasqua.
I membri del collettivo hanno, poi, parlato ai passanti facendoli riflettere su cosa si cela dietro questo momento di presunta pace e rinascita:
“Il vero volto della tradizione è quello di centinaia di migliaia di cuccioli nati per poi crescere ma non abbastanza, affinché la loro carne resti tenera per essere masticata.
Il volto della tradizione è quello di una madre pecora a cui le strappano via i cuccioli fino allo stremo perché il suo latte non è un alimento primario per un neonato, ma profitto.
Il volto della tradizione ha la faccia di chi capitalizza l’esistenza degli animali non umani. Non esiste nessuna maniera etica di consumare un corpo marginalizzato. Nessuna tradizione può giustificare una condanna a morte sistemica.” Spazio Animale chiede di informarsi su questa tradizione e sulla sofferenza che c’è dietro ad ogni cibo di origine animale. La dieta vegetale è possibile, salutare e salva sia gli animali che il Pianeta
