Policlinico Federico II, donato un ecografo di ultima generazione nell’ambito del progetto Maternità Covid-19 (VIDEO)

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NAPOLI – Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e Fondazione Vodafone Italia, impegnate in prima linea dall’inizio della pandemia con iniziative a supporto dell’emergenza sanitaria, hanno ufficialmente consegnato questa mattina all’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, un ecografo di ultima generazione dotato di tre sonde. Tale ecografo permette di realizzare ecografie di secondo e terzo livello per la diagnosi e cura della salute del feto.
Un sistema altamente sofisticato donato al più grande centro nascita della Campania dove avvengo-no circa 15.000 screening ecografici e in cui il macchinario donato contribuirà a realizzare percorsi nascita sicuri per le mamme e i loro bambini nell’ambito del Progetto Maternità Covid 19 della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus sostenuto da Fondazione Vodafone Italia.

La cerimonia di donazione è avvenuta alla presenza del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II Anna Iervolino, del Presidente della V Commissione “Sanità e sicurezza sociale” della Regione Campania Vincenzo Alaia, del Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata Materno-Infantile Giuseppe Bifulco, del responsabile dell’UOSD di Patologia Materno fetale e del Percorso Nascita dell’Azienda Mariavittoria Locci, del Project Manager della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus Emma Bajardi, del Ran Manager di Vodafone Italia in rappresentanza di Fondazione Vodafone Francesco Mollica.

“Fin dall’inizio di questa pandemia, accompagnati dalla direzione strategica, abbiamo strutturato un HUB con percorso Covid regionale, rappresentando un punto di riferimento per colleghi e pazienti. La Direzione strategica, insieme all’ingegneria clinica, hanno consentito, grazie ad un lavoro congiunto, di superare le difficoltà burocratico organizzative a cui spesso bisogna far fronte. La prima parte della pandemia, ma anche la parte iniziale della seconda ondata hanno trovato comprensibilmente impreparati i pazienti ed i medici del territorio, alle prese con un lavoro imprevedibile ed imprevisto. Ed in questa condizione si è inserito il lavoro dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II che è diventato il primo interlocutore per i medici e i pazienti di tutto il pianeta donna e del materno infantile della Regione”, sottolinea il Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda, Prof. Giuseppe Bifulco.
Un impegno ben rappresentato dal numero degli esami ecografici di secondo e terzo livello effettuati nel 2020: 15.000 tra esami ambulatoriali, di screening, diagnostica invasiva e non, reparto di degenza ad alto rischio, reparto covid e reparto di day hospital effettuati dal Dipartimento Materno Infantile.
“Malgrado il periodo tempestoso siamo stati in grado di garantire la massima assistenza sia alle pazienti Covid positive sia alle pazienti Covid free. Dei quasi 3000 parti espletati presso l’AOU Federico II nel 2020, circa la metà è rappresentata da gravidanze ad alto rischio, con 300 pazienti covid positive al momento del parto. Dei 90 posti letto disponibili presso la clinica ostetrica e ginecologica, a partire dalla seconda ondata, ben 30 posti sono stati riservati alle pazienti Covid, mantenendo una morbilità materna del 2.8% (con ricorso alla terapia intensiva) ed un tasso di nati prematuri, tra le mamme Covid, di circa il 10% sovrapponibile quindi alla percentuale di prematuri della popolazione generale”, afferma la prof.ssa Mariavittoria Locci Responsabile della UOSD Patologia Materno Fetale e del Percorso Nascita dell’AOU Federico II.

“La mia più sincera gratitudine va alla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e alla Fondazione Vodafone Italia per la donazione ricevuta che arricchisce ulteriormente la dotazione tecnologica nel reparto maternità dedicato alle gestanti Covid. La Direzione strategica, supportata dalla Regione Campania, ha fortemente investito per garantire alle donne di vivere un’esperienza della gravidanza sicura e serena, offrendo sempre spazi e professionalità dedicate, in modo da gestire al meglio le future mamme positive al Covid e le donne Covid-free”, aggiunge Anna Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II

“Abbiamo lavorato molto sin dalla prima ondata di questa emergenza e continuiamo a farlo senza sosta. Siamo orgogliosi del nostro progetto Maternità Covid-19 e profondamente grati a Fondazione Vodafone Italia che ci sostiene nel difendere le mamme e i bambini anche a Napoli. Il Policlinico Federico II è tra i più grandi Hub Covid-19 d’Italia e siamo onorati di aver risposto, celermente, all’esigenza del Reparto Maternità Covid-19 donando una apparecchiatura sofisticata che possa essere di ulteriore aiuto alle future mamme e a al personale sanitario. Ed ora siamo davvero felici di far giungere il nostro aiuto contro il Covid-19 anche a Crotone e ad Agrigento”, dichiara Emma Bajardi, Project Manager Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus.
“Napoli rappresenta la tappa di un percorso che Fondazione Vodafone ha intrapreso assieme a Fondazione Francesca Rava, nel sostenere concretamente le persone colpite dalle conseguenze sanitarie della pandemia Affrontare la maternità in sicurezza in un momento così difficile, vuol dire guardare al futuro con fiducia; va in questa direzione il nostro contributo per una struttura fondamentale per il territorio come il Policlinico Universitario Federico II”, conclude Adriana Versino, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia.

Fondazione Vodafone Italia e Fondazione Francesca Rava N.P.H.Italia Onlus sono intervenute insieme anche nell’emergenza terremoto in Centro Italia, contribuendo alla ricostruzione dell’Ospedale della Valnerina a Cascia (PG), inaugurato nel settembre 2018.

FONDAZIONE FRANCESCA RAVA – NPH ITALIA ONLUS 20 anni in Italia, 65 nel mondo
La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus nata nel 2000, aiuta l’infanzia e l’adolescenza in condizioni di disagio in Italia e nel mondo. Interviene in prima linea in modo tempestivo e concreto nelle emergenze che colpiscono i bambini e le loro famiglie, lavora ogni giorno per un cambiamento duraturo nella vita di migliaia di bambini in difficoltà. La Fondazione rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli e sorelle), che dal 1954 salva i bambini orfani e abbandonati nelle sue Case, scuole ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina. Rappresenta inoltre la Fondazione St Luc di Haiti, paese poverissimo dove ha realizzato e sostiene numerosi progetti tra cui l’ospedale NPH Saint Damien unico pediatrico sull’isola, che assiste 80.000 bambini l’anno. In Italia la Fondazione è attiva su tutto il territorio nazionale.
Nel Centro Italia colpito dal terremoto del 2016, ha realizzato 8 scuole; con “In farmacia per i bambini” aiuta ogni anno 36.000 bambini in povertà sanitaria; contrasta l’abbandono neonatale con il progetto ninna ho, realizzato insieme a KPMG; sostiene con progetti medici ed educativi i bambini delle case famiglia e comunità per minori. Nell’emergenza Covid-19 ha supportato con invio di volontari e attrezzature 30 ospedali in 11 Regioni e con il progetto SOS Spesa ha aiutato 43.000 persone.

FONDAZIONE VODAFONE ITALIA
Fondazione Vodafone Italia nasce nel 2002 dalla volontà dell’azienda Vodafone Italia di creare una struttura autonoma dedicata ad attività di solidarietà sociale a favore della comunità. La missione della Fondazione è sostenere la società civile e offrire un contributo per favorire accessibilità e inclusione sociale e migliorare la qualità della vita delle persone attraverso le nuove tecnologie. In questi mesi Fondazione Vodafone è al fianco di chi è in prima linea nella lotta al Coronavirus. Tra le diverse iniziative sono stati donati 500.000 euro alla Fondazione Buzzi per l’acquisto di 4 postazioni di rianimazione e alla Croce Rossa Italiana per la gestione delle attività di assistenza sanitaria. Vodafone ha anche dedicato alla Croce Rossa la campagna di donazioni via Sms solidale, che ha raccolto oltre 500.000 euro. Con una donazione di 700 telefoni, 550 tablet e oltre 1000 sim sono state inoltre sostenute associazioni che si occupano di emarginazione sociale.

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