È cominciato nel segno della memoria e della bellezza condivisa il Festival STORIÆ Archeologia e narrazioni, diretto da Alessandra Vuoso, con il patrocinio di Regione Campania e numerosi enti culturali e sociali. La serata inaugurale, svoltasi alla Torre del Molino, ha offerto al pubblico un potente viaggio tra storia, riflessione e musica.
Ad aprire, la mostra documentaria “L’atomica su Hiroshima e Nagasaki 1945–2025”, un allestimento toccante realizzato con materiali provenienti dai National Archives di Hiroshima, che racconta attraverso fotografie e testimonianze gli effetti devastanti delle bombe atomiche sulle due città giapponesi. Una ferita collettiva che interroga ancora oggi le coscienze.
A seguire, la presentazione del libro “Oppenheimer, Putin e altre storie sulla bomba” (A Est dell’Equatore, 2024) di Francesco Dall’Aglio e Carlo Ziviello, con una conversazione moderata da Antonello De Rosa, giornalista e autore radiofonico. Un confronto acceso e stimolante che ha toccato temi cruciali: dal linguaggio della deterrenza al ruolo geopolitico dell’arma nucleare, dalla Guerra Fredda ai giorni nostri, fino al presente scenario di tensione globale. Con gli autori è intervenuto anche Vincenzo Esposito, antropologo e docente all’Università di Salerno, che ha restituito una lettura simbolica e culturale della bomba come strumento di potere, ma anche come spettro ancora sospeso sull’umanità.
Il culmine della serata è stato il concerto di Carlo Faiello, “Dalla ricerca all’autorialità: De Simone e la musica popolare”, un sentito omaggio al Maestro Roberto De Simone, recentemente scomparso. Accompagnato da Marianita Carfora, Elisabetta D’Acunzo, Gianluca Mercurio e Pasquale Nocerino, Faiello ha intrecciato racconto, canzone d’autore e tradizione popolare, restituendo al pubblico non solo la musica, ma lo spirito di una ricerca artistica che ha fatto scuola.
Un pubblico numeroso e partecipe ha animato tutta la serata, confermando la capacità del Festival STORIÆ di farsi spazio condiviso tra generazioni e saperi.
La mostra resta visitabile alla Torre del Molino per tutta la durata del festival, fino al 4 giugno.






