CAPRI – Si apprende con amarezza che, le due amministrazioni dell’Isola di Capri, attraverso un comunicato congiunto, hanno dato prematuramente e maldestramente il via alla campagna elettorale per le elezioni della prossima primavera 2024.
La cittadinanza era stata invitata a partecipare ad una Pubblica assemblea. In realtà tutto sembrava tranne che un incontro tenutosi per dibattere, confrontarsi e decidere, in maniera condivisa e nel migliore dei modi, del futuro di Capri e della tutela del suo prezioso mare.
Dopo aver assistito ad una noiosa e lunga quanto poco chiara rappresentazione delle modalità e delle norme che dovranno disciplinare l’istituenda Area Marina Protetta è emerso che non è stato fatto alcuno studio, censimento o valutazione del comparto marittimo inerente agli ormeggi ed al noleggio barche ed al relativo indotto occupazionale il cui risvolto economico impatta sull’intera Isola di Capri. Come si può prescindere da ciò?
Pertanto, è ovvio che senza chiarezza e senza le dovute rassicurazioni, la maggior parte della popolazione presente è uscita dall’incontro confusa e piena di preoccupazione.
È bastato chiedere più tempo per affrontare con la massima attenzione l’argomento delicatissimo, e valutare al meglio come preservare il Mare e la Natura ma anche i legittimi interessi di chi dalle attività marine trae reddito e produce ricchezza per le proprie famiglie, per far perdere le staffe al sindaco che, anziché rassicurare i presenti si è alterato e scontrato con alcuni cittadini con modi e metodi illiberali ed antidemocratici, con violenza dialettica, che non si addicono affatto al Primo Cittadino, storicamente mite, Marino Lembo.
Ma dopo aver sbroccato e aver dato il peggio di sé è riuscito anche a far peggio, senza che la notte gli portasse consiglio. Non si sa ispirata da chi ma ha condiviso e sottoscritto una comunicazione che di fatto altera, anzi capovolge, la realtà facendo risultare chi sollevava dei legittimi dubbi per essere quelli che non hanno a cuore il futuro e le prossime generazioni.
Attribuire ad alcuni cittadini da sempre attivi ed attenti al benessere ed allo sviluppo economico dell’Isola di avere premeditato una incivile, ignobile ed irrispettosa protesta è un atto ingiurioso, falso e vile che si giustifica solo se lo scopo era la strumentale esibizione di un nuovo asse politico, trasversale, tra il sindaco Lembo di Capri ed il vice sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta.
Un atto imprudente ed inopportuno, in quanto “abusa” del mandato popolare. Infatti, appare come se i due giochino al “Monopoli” con la politica locale, ipotecando il futuro politico, senza ancora essere passati per la cabina elettorale del 2024. Morale? Tornare al “Vicolo Stretto”, ma senza passare dal VIA!