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Napoli

Imparare a comunicare con il corpo

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SAN GIORGIO A CREMANO – C’è tempo fino al 30 aprile 2019 per iscriversi al primo Laboratorio intensivo gratuito sulla qualità del movimento e le energie del gruppo che si concluderà con uno spettacolo corale l’8 maggio durante la giornata del gioco, alle ore 18.00 nell’ esedra di Villa Vannucchi.

Al laboratorio, che si pone l’obiettivo di smontare le sovrastrutture del movimento per offrire una capacità comunicativa diversa e più attuale, potranno partecipare i ragazzi dai 16 anni in su, inviando mail info@cittabambini.it, oppure telefonando allo 081 – 2565653. Il workshop è realizzato nell’ambito delle attività Laboratorio Città dei Bambini e delle Bambine e si svilupperà in 15 ore, dal 5 all’8 maggio presso l’ex Fonderia Righetti di Villa Bruno. Formatori e insegnanti saranno: Andrea Loreni, funambolo recordman specializzato in camminate a grandi altezze, formatore, e praticante della meditazione Zen, e Le Baccanti, duo di acrobate, artiste e formatrici. Anche loro si uniranno allo spettacolo finale con performance di acrobatica aerea ad alta quota.Grazie a semplici esercizi tratti dalla meditazione Zen e dal funambolismo, verrà allenata la postura psico-fisica del funambolo e dell’acrobata, come modo di stare di fronte al vuoto e al palco. Destrutturando le rigidità del corpo e della mente si potrà re-imparare a muoversi e a relazionarsi con gli altri e con gli oggetti di scena.

Il laboratorio è uno dei tanti eventi pensati dall’amministrazione Zinno, attraverso la Città dei Bambini e delle Bambine in occasione della XIV edizione del Giorno del Gioco dal titolo “Il GIOCO: la chiave del TEMPO”.

“Le attività rivolte ai nostri ragazzi hanno sempre un fine educativo e fortemente formativo – spiega il sindaco Giorgio Zinno. In particolare attraverso questo laboratorio, proviamo ad insegnare loro a comunicare con linguaggi che vanno oltre quelli dei social network, che superino le espressioni comunicative convenzionali per relazionarsi con gli altri in maniera positiva e sempre più completa. Come istituzione, ma in generale come adulti abbiamo il dovere di aprire le menti dei nostri ragazzi per prepararli al futuro, provando ad osservare il mondo con uno sguardo diverso e sempre più globale”.

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