NAPOLI – Un vasto incendio è scoppiato poco dopo le 17.30 di ieri nel campo Rom di via Gianturco, alla periferia orientale di Napoli..
Un’ alta colonna di fumo, visibile a distanza anche dalla zona collinare di Capodimonte, ha reso in poco tempo l’aria irrespirabile.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno lavorato ore per circoscrivere le fiamme coadiuvati dagli agenti della Polizia Locale di Napoli, che hanno chiuso al traffico le strade limitrofe al campo Rom.
Per fortuna nessuna persona è rimasta ferita.
Il Sindaco Gaetano Manfredi ha seguito la vicenda dell’incendio divampato nell’ex Mercato Ortofrutticolo interfacciandosi fino a tarda sera con le autorità competenti a partire dalla Prefettura. Sul posto si è recato l’assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu per monitorare la situazione e verificare le immediate necessità. Insieme agli uffici competenti sono stati assunti gli atti utili a fornire assistenza materiale. Le prime 50 persone sono state sistemate presso l’ex scuola Grazia Deledda.
“Si tratta – ha spiegato l’Assessore al Welfare Luca Trapanese – di una prima risposta di emergenza per i soggetti più fragili, nuclei familiari con anziani, minori e pazienti oncologici ai quali abbiamo offerto posti letto e pasti.
Altre 80 persone sono invece ancora da collocare, in queste ore stanno entrando nei luoghi dell’incendio per cercare di recuperare le loro cose che si sono salvate dalle fiamme.
Oggi pomeriggio ci sarà una nuova riunione operativa col Servizio Welfare, con la Protezione Civile, con l’Assessorato alla Sicurezza, l’Assessorato all’Urbanistica e con i Gesuiti per valutare come collocare in maniera dignitosa le altre persone”.
DATI ARPAC
Arpac è intervenuta ieri sera per valutare le conseguenze ambientali dell’incendio che nel corso del tardo pomeriggio è divampato all’interno del sito dell’ex mercato ortofrutticolo in zona Gianturco a Napoli. Fino a tarda sera, a incendio ancora in corso, i tecnici del dipartimento di Napoli hanno effettuato un sopralluogo per constatare, compatibilmente con le condizioni di sicurezza, le tipologie di materiale soggetto a combustione. Sono stati identificati, tra l’altro, rifiuti da demolizioni edili, rifiuti in legno e plastica, bombole atte a contenere gpl.
Presso il sito dell’incendio è stato attivato anche un campionatore ad alto flusso per il monitoraggio delle diossine e dei furani dispersi in atmosfera.
Una prima valutazione dei dati grezzi provenienti dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria che operano continuativamente nel corso dell’anno, in particolare quelli acquisiti dalla stazione fissa di Napoli-Piazza Garibaldi e da quella che si trova presso via Argine, limitatamente ai parametri monitorati, non evidenzia variazioni significative che siano riconducibili all’incendio.
Per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio e verificare che i livelli di concentrazione delle varie sostanze a cui sono esposti i cittadini, monitorati secondo la normativa vigente, rientrino entro i limiti di legge, oggi è stato attivato anche un laboratorio mobile posizionato nei pressi del Centro direzionale di Napoli.
Gli ulteriori risultati delle indagini in corso verranno diffusi non appena disponibili.