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NAPOLI – Un emergenza nell’emergenza. Sono i clochard di Napoli, i poveri, gli invisibili, che in questi giorni scanditi dal coronavirus, rischiano la vita in strada, tra i porticati, le stazioni della metro, in cerca di mense per ottenere pasti caldi.

In soccorso degli ultimi il comune che ha attivato una task force con l’assessorato alle Politiche sociali ma anche le associazioni e i privati che in molte municipalità hanno allestito i tavolini solidali. Anche i club Rotary di Napoli hanno donato in queste ore alla mensa del Carmine quintali di derrate alimentari.

Il Rotary Club Napoli Chiaja unitamente ai RC Napoli, Napoli Sud Ovest, Napoli Nord Est, Napoli Est e Napoli Castel Sant’Elmo ha risposto alla richiesta d’aiuto di Padre Francesco Sorrentino. La struttura, in questo periodo d’emergenza, distribuisce pasti a circa 700 bisognosi al giorno invece che dei soliti 150. Roberto de Laurentiis presidente del Rotary Club Napoli Chiaja

In continuità con le misure già attive a supporto del «Piano freddo» dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Napoli in queste ore di emergenza Covid19, Anm ha deciso di continuare a lasciare aperte di notte, fino al 4 maggio prossimo, le stazioni Municipio e Museo della metropolitana Linea 1

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