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Acerra, neonata sbranata e uccisa da un Pit Bull

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ACERRA (foto di repertorio) – Tragedia ad Acerra in provincia di Napoli dove una neonata di 9 mese è stata sbranata e uccisa dal cane di casa.

Il Pit Bull, per cause ancora da appurare avrebbe sbranato la piccola nel suo letto lasciandola cadavere in una pozza di sangue.

A trovare senza vita la bambina il padre che entrando nella stanza dove stava dormendo l’ha trovata senza vita.

A nulla è valso l’immediato trasferimento alla vicina clinica Villa dei Fiori. I medici all’arrivo del corpicino dilaniato hanno solo potuto appurare la morte della neonata.

Sull’accaduto indaga la Polizia di Stato.

BIMBA UCCISA DA PITBULL, CODACONS: PRONTI A DENUNCIARE LO STATO PER MANCATA ADOZIONE DEL PATENTINO OBBLIGATORIO

 Siamo pronti a denunciare lo Stato Italiano per non aver adottato il patentino obbligatorio per i proprietari di razze potenzialmente pericolose, misura chiesta da anni e mai attuata. Lo afferma il Codacons, intervenendo sulla tragedia di Acerra dove una bimba di pochi mesi è stata uccisa da un pitbull.

“Non capiamo cosa si aspetti ancora a introdurre un patentino obbligatorio per i cani potenzialmente pericolosi, che fanno registrare ogni anno in Italia circa 70mila casi di aggressioni ai danni dell’uomo. Patentino più che mai urgente, se si considera che razze come i pitbull sono sempre più diffuse in Italia a causa di mode e tendenze che portano i cittadini ad acquistare cani che non sanno gestire – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo, ad esempio pitbull o rottweiler, animali che per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura. Proprio per questo, e senza ovviamente demonizzare gli animali, chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un pitbull”.

“L’ aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotta dall’ ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Una lista che, anche alla luce dei nuovi gravi incidenti che si stanno registrando in Italia, andrebbe ripristinata con urgenza, considerando che non tutte le razze sono adatte a chiunque” – conclude Rienzi.

Tragica morte della bambina in provincia di Napoli: il cordoglio della FNOVI e l’appello per una maggiore responsabilità nella gestione degli animali

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani (FNOVI) esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa della bambina di Acerra in provincia di Napoli, vittima, come riportano le notizie di stampa, di un fatale attacco da parte di un pitbull nella sua abitazione. Di fronte a questa ennesima tragedia, FNOVI ribadisce con forza l’importanza di una corretta gestione degli animali domestici, in particolare dei cani, che tenga in debito conto le loro caratteristiche etologiche e le potenziali implicazioni per la sicurezza delle persone.

L’aggressività canina può avere diverse cause come per esempio una base genetica, ma anche una serie di fattori ambientali (alterazione delle fasi di sviluppo, ambiente di vita in cui il cane cresce e diventa adulto, stati di paura e/o di ansia, dolore, malattie organiche, ecc.).
Per quanto riguarda la componente genetica, l’unica strategia in nostro possesso è quella di escludere dalla riproduzione individui che hanno manifestato questo tipo di comportamento, incompatibile con l’inserimento dell’animale nel nostro contesto di vita.
Relativamente ai fattori ambientali invece, l’’educazione e la socializzazione degli animali fin dai primi mesi di vita, rappresentano elementi imprescindibili per garantire una convivenza pacifica e sicura. A ciò si aggiunge la responsabilità che hanno i proprietari di informarsi adeguatamente sulle esigenze specifiche fisiologiche ed etologiche dell’animale adottato, cercando di imparare a comunicare con lui in modo chiaro e coerente.

Si tratta quindi di impostare una gestione consapevole dei cani, che tenga anche conto delle potenziali difficoltà e dei rischi connessi alla convivenza con soggetti che hanno caratteristiche fisiche e comportamentali tali da renderli, in alcuni casi, potenzialmente pericolosi.
FNOVI sottolinea come la consapevolezza e la responsabilità siano quindi i pilastri fondamentali per prevenire incidenti di questo tipo e in quest’ottica, si rende disponibile a collaborare attivamente con le istituzioni e le altre parti interessate per contribuire a definire strategie efficaci volte a prevenire il ripetersi di simili tragedie.

La sicurezza delle persone e il benessere degli animali sono valori che vanno tutelati con il massimo impegno.

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