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Addio al Papa più longevo della storia, Benedetto XVI è morto stamattina dopo una lunga malattia

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NAPOLI (Di Anna Calì) – A 95 anni è morto il Papa Benedetto XVI a divulgare la notizia in una nota il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni: “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”.

Le sue condizioni si erano aggravate pochi giorni prima di Natale e lo stesso Papa Francesco nell’udienza di mercoledì condivise la notizia sul peggioramento dello stato di salute del suo predecessore e, aveva invitato tutti i fedeli a pregare per il Papa “molto ammalto”, perché il Signore potesse consolarlo e sostenerlo. In tutti i continenti si sono subite moltiplicate le iniziative di preghiera con messaggi di solidarietà e vicinanza anche dal mondo non ecclesiale.

La Sala Stampa Vaticana riferisce che: dal 2 gennaio 2023 il corpo di Benedetto XVII sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano, per concedere ai fedeli un ultimo saluto.

È stato protagonista della vita della Chiesa e della cultura Europea. Un teologo, professore, arcivescovo di Monaco, prefetto della Dottrina della fede. Nacque il 16 aprile 1927 nel giorno della vigilia di Pasqua. Ha scritto varie encicliche per rinnovare la dottrina sociale della Chiesa. Tra le sue opere più importanti ricordiamo il: Gesù di Nazareth, suddiviso in vari volumi dove trattava il tema della fede e il rapporto di amicizia con Dio. Ha lottato contro la pedofilia del clero. Venne eletto Papa il 19 aprile del 2005. Benedetto XVI verrà ricordato soprattutto per la rinuncia al papato che avvenne nel febbraio del 2013. Un atto di coraggio che rivoluzionò il ministero papale: “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”, si rivolse così ai cardinali e si disse “consapevole” che il suo ministero dev’essere compiuto “non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando”. “Tuttavia oggi, in un mondo in rapido mutamento” e “agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede”, per governare la Chiesa “è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo”, vigore che, “negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato”.

Tanti i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni alla notizia della scomparsa del Papa:

Il Presidente della regione Liguria Giovanni Toti: “Addio a Papa emerito Benedetto XVI, colui che ha ridato fondamento alla ragione nel percorso di fede. La Liguria ricorda il suo viaggio nel maggio del 2008 tra Savona e Genova e per il mondo intero resterà un esempio di saggezza e devozione alla Chiesa. Un grande teologo, un papa che non dimenticheremo.”

«Grazie, BenedettoXVI. Riposa nella pace del Signore che hai tanto amato». È il cordoglio di padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, dopo la notizia della morte del Papa emerito.

«Santità, la scomparsa del Papa Emerito Benedetto VXI riempie tutti di grande tristezza: guida spirituale di notevole carisma ed esempio di fede profonda, pastore fermo e al tempo stesso mite, fine studioso e autore di numerosi saggi, ha rappresentato un punto di riferimento ben oltre la durata del Suo Pontificato. Mancheranno l’esempio personale e religioso, lo spirito di servizio, la profonda umiltà. Anche a nome dei colleghi senatori desidero esprimere sentimenti di sincero e profondo cordoglio». Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa, in un telegramma inviato a Papa Francesco per il tramite del Segretario di Stato della Santa Sede, Cardinale Pietro Parolin.

«Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Benedetto XVI. Grande Papa, grande teologo. Ne ho apprezzato gli insegnamenti e il modo di spiegare la Fede. Porterò sempre nel cuore le sue parole a difesa delle radici cristiane dell’Europa.». Così ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

«Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Benedetto XVI. Un grande uomo, teologo e Papa. Mi unisco, in questo triste momento, alla preghiera di tutta la comunità cattolica». Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Il mondo perde «una figura eccezionale» della Chiesa cattolica: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz commentando la scomparsa di Benedetto XVI.

Il Presidente Aurelio De Laurentiis esprime anche a nome del Napoli , profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Benedetto XVI

Scomparsa di Papa Benedetto XVI, il comunicato di S.E. Mons. Angelo Spinillo di Aversa:  Attesa come il naturale compimento del tempo della vita terrena e del passaggio alla pienezza dell’eternità, la notizia della morte del Papa emerito, Sua Santità Benedetto XVI, è vissuta dalla Diocesi di Aversa con la serenità propria dei credenti: nella consapevolezza del limite della vita umana e nella fiduciosa attesa del compimento della volontà di Dio che oggi lo ha chiamato, quale “servo buono e fedele”, a partecipare della gioia del suo Signore (Mt 25, 21).

Nel giorno in cui si compie il suo cammino terreno, risuonano, ancora più vere, le parole con cui, il 19 aprile 2005, appena eletto ad essere successore dell’apostolo Pietro, Papa Benedetto XVI si presentò al mondo quale “umile servo della vigna del Signore”.

Di lui conserveremo nella mente la sapiente riflessione teologica e l’intelligenza nella fedeltà alla verità, porteremo nel cuore la testimonianza della fede intensa e della speranza viva che hanno animato la sua piena adesione a Cristo Signore ed il suo incondizionato amore alla Chiesa. Ancora ci sarà di guida la sua luminosa umiltà, la sua vera consapevolezza della grandezza del dono della vita e della vocazione ad essere con Dio sempre, nel tempo e per l’eternità.

Nell’enciclica Spe salvi Papa Benedetto scrisse: “Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di speranza. Certo Gesù Cristo è la luce… il sole sorto sulle tenebre della storia. Ma per giungere fino a Lui abbiamo bisogno di luci vicine, di persone che donano luce traendola dalla Sua luce ed offrono così orientamento alla nostra traversata” (Ss 49).

Oggi, consapevoli della grazia di appartenere alla Chiesa di Cristo, al popolo che cammina con Lui, alla luce del suo Vangelo, rendiamo grazie al Signore per il ministero apostolico di Papa Benedetto XVI e, nella preghiera per la sua anima, gli diciamo grazie per essere stato una luce viva per i credenti e per l’intera umanità.

(FONTE ANSA) –  L’arcivescovo don Mimmo Battaglia, i vescovi ausiliari e l’intera Chiesa di Napoli “elevano a Dio Padre misericordioso preghiere di suffragio per il papa emerito Benedetto XVI, un testimone della verità, coraggioso, umile ed appassionato, un maestro di spiritualità, ‘umile lavoratore nella vigna del Signore’ fino al gesto innovatore della rinuncia. Indimenticabile la storica visita a Napoli, il 21 ottobre 2007, ricorda una nota della Curia arcivescovile di Napoli. “In questa terra, dove bisogni e volontà sono insidiati dal male oscuro della delinquenza organizzata, Benedetto XVI ricordava che l’uomo, senza una dimensione che ampli il cuore e l’intelletto, può ripiegare in se stesso, può percepire l’avvilimento interiore, perdere la forza e il coraggio di realizzare pienamente le sue potenzialità – si sottolinea – Di qui l’invito ‘ad intensificare gli sforzi per una seria strategia di prevenzione, che coinvolga tutti nella lotta contro ogni forma di violenza, partendo dalla formazione delle coscienze e trasformando le mentalità, gli atteggiamenti, i comportamenti di tutti i giorni'”.
“E, come non ricordare tra le tante immagini di quella visita, il lungo “bacio” al sangue del nostro Patrono e Martire Gennaro. Non un bacio qualsiasi. Non una leziosità qualunque. Piuttosto l’omaggio dato, in quel gesto di venerazione, all’intero popolo di Napoli, attraverso una presenza che nutre la storia con il richiamo al sacrificio e al a speranza, un bacio dato con tutta la lucidità della mente e della ragione, ma con la forza straordinaria del cuore – conclude la nota – la stessa con la quale esortava la nostra città a non arrendersi nel suo messaggio a conclusione del Giubileo per Napoli: ‘Il cielo è aperto sopra di voi! E voi potete camminare con rinnovato entusiasmo e affrontare con la forza della fede, della speranza e della carità i molti e complessi problemi che si incontrano nella vita quotidiana’. Ora quello stesso cielo si è aperto nuovamente per accogliere con gioia Papa Benedetto”.

Poiché non era il Papa in carica, cosa accadrà con le esequie?

Ce lo spiega il liturgista Don Claudio Magnoli che ha analizzato gli scenari: “Dal punto di vista liturgico – ha spiegato don Magnoli -, credo che quando avverranno le esequie verrà utilizzato sostanzialmente il rituale che si prevede per le esequie dei Papi dal momento che con Ratzinger parliamo di un Pontefice. La differenza sostanziale” rispetto a quando muore un Papa ”è che probabilmente potrebbe presiederle il Papa regnante, dunque Bergoglio, mentre invece quando c’è la morte di un Papa è il decano dei cardinali a presiedere”.

L’altra questione riguarda la vestizione del Papa emerito: “Siccome Joseph Ratzinger anche in questi quasi dieci anni da papa emerito non ha rinunciato alla veste bianca, potrebbe decidere di tenere i paramenti pontifici. Si può ipotizzare anche che Ratzinger abbia dettato anche questa volontà in un testamento. O che deciderà forse il cerimoniale del Vaticano”, ha concluso così il liturgista Don Claudio Magnoli.

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