AFRAGOLA – Ieri mattina, presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Carlo Alberto Dalla Chiesa, a parlare coi ragazzi vi erano esponenti delle istituzioni.

Presenti il colonnello Biagio Chiariello, che ha fatto della battaglia per la legalità una sua ragione di vita e che vive sotto scorta , il sacerdote don Maurizio Patriciello, da sempre impegnato in Terra dei Fuochi anche lui sotto scorta, il dottor Salvatore Carli dell’ufficio Antimafia della Prefettura di Napoli e il colonnello Massimo Pazienza per la Direzione Investigativa Antimafia di Napoli.

Ad aprire i lavori la dirigente scolastica dottoressa Giovanna Mugione, sempre attenta al tema della dispersione scolastica, poi il saluto del Sindaco Antonio Pannone e del Vice Prefetto dottoressa Palumbo per la Prefettura di Napoli.

Il ricordo era alle vittime innocenti delle mafie con una platea di ragazzi attenta ed interessata alla vita di chi conduce sul campo una battaglia quotidiana alla mafia e alla camorra.

Il Sindaco Antonio Pannone ha espresso chiaramente apprezzamenti, nei confronti dell’istituto Dalla Chiesa.

La dottoressa Palumbo ha sottolineato l’importanza della scuola nella crescita sociale dei ragazzi,e di quanto importante sia effettuare iniziative sulla legalità.

Il Colonnello Biagio Chiariello, Comandante della Polizia Locale e referente dell’incaricato del Governo in Terra dei fuochi, ha ricordato i magistrati e le scorte, i sacerdoti tra cui don Peppe Diana, e tutti coloro hanno perso la vita per garantirci un futuro migliore Invitando la platea scolastica a schierarsi dalla parte giusta della legalità e ha illustrato di come l’illegalità si annida anche nelle piccole cose che poi alimentano la malavita organizzata che toglie la vita alle persone o oneste, come nel caso delle vittime.

l Colonnello Massimo Pazienza per la DIA, ha parlato della genesi e delle motivazioni che hanno portato alla costituzione dell’importante struttura alla lotta alla mafia.

Il vice prefetto, Salvatore Carli, intervenuto in rappresentanza dell’associazione Caponetto nella qualità di esperto nel campo delle infiltrazioni mafiose, visto il suo ruolo di commissario in vari enti, ha testimoniato come la camorra si possa infiltrare anche in ambienti che apparentemente possono sembrare immuni da momenti di illegalità.

Don Maurizio Patriciello, sceso tra la platea, ha coinvolto gli studenti urlando alle loro coscienze di tenere gli occhi aperti, di non cedere alle tentazioni della malavita organizzata, affermando che anche i più forti boss, hanno ceduto e compiuto una vita non facile.

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