AFRAGOLA – Ancora spari nelle Salicelle e questa volta non era una stesa, ma un agguato e una persona è rimasta ferita. E’ successo ieri sera, a 24 ore dalla stesa che aveva creato paura e tensione nella zona e in tutta la città che, da settimane, è al centro di continui episodi di violenza che stanno coinvolgendo anche zone che non rientrano tra quelle in cui ci sono piazze di spaccio.
Questa volta, così come 24 ore prima, sono intervenute le forze dell’ordine, ma ci sono stati anche episodi ai quali non sono seguite le necessarie indagini perché purtroppo dopo alcune stese non c’è stata neanche la denuncia. Cosa successa anche nei comuni vicini, stando ad alcune testimonianze.
E questa è una cosa gravissima perché si sta consolidando la sensazione che non c’è la necessaria attenzione da parte delle forze dell’ordine, che devono fare i conti con mezzi e personale inadeguati, e delle Istituzioni. Se questa sensazione si consolida diventa poi praticamente impossibile ribellarsi alla violenza criminale della camorra e dei piccoli delinquenti.
La situazione è ormai insostenibile e servono azioni concrete che non siano però passerelle come l’arrivo di Salvini in pompa magna qualche anno fa, quando Afragola viveva un periodo particolarmente difficile per l’esplosione di alcune bombe nei pressi di attività commerciali. Le azioni concrete difficilmente arriveranno da chi ha già dimostrato che oltre le passerelle non sa andare. Per questo ringrazio il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha preparato un’interrogazione al ministro Piantedosi su quel che sta succedendo ad Afragola.
L’auspicio è che arrivino azioni concrete e non passerele, quindi qualora il Ministro decidesse di venire in città o di inviare un suo rappresentante lo faccia dopo aver disposto l’aumento del personale e dei mezzi delle forze dell’ordine, tanto per cominciare a dare un segnale. Poi è chiaro che serviranno altri interventi su politiche sociali e magistratura, ma, nell’immediato, serve un aumento delle forze dell’ordine per far fronte a quella che sta diventando una vera e propria guerra.
