NAPOLI – A meno di 24 ore dal ritorno alla zona arancione, i napoletani provano a godersi l’ultimo giorno di pranzi al ristorante e le temperature primaverili. Ma la troppa folla in strada specie sul lungomare ha costretto le forze dell’ordine a blindare l’accesso che da via Partenope conduce alla Villa Comunale.

Transenne in strada per la prima volta impediscono la passeggiata dei partenopei. Consentito il deflusso in uscita solo a chi era già seduto nei ristoranti o a chi era già in strada.

Insomma parola d’rodine evitare assembramenti e risse come quella accaduta nel giorno di carnevale tra ragazzini.

La misura – concordata in occasione di un tavolo tenuto nei giorni scorsi in Prefettura – serve ad evitare assembramenti. A far rispettare il blocco Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale e Protezione Civile.

In tanti, ristoratori compresi, hanno protestato con gli agenti della Polizia Locale affermando che quanto stava accadendo era “fuorilegge”. “Siamo stanchi di questa situazione delle zone di diverso colore. In tutta Italia e ora nuovamente in Campania. Il grido di dolore dei ristoratori ora è veramente terribile e noi dei sindacati chiediamo –

dichiara Rino Strazzullo – segretario nazionale della Uiltucs –

chiarezza per il presente e per il futuro. Inoltre queste ordinanze non possono essere emanate il venerdì ed entrare in vigore poi la domenica. Noi accettiamo – continua Strazzullo – le decisioni del comitato tecnico scientifico e del Ministero della Salute, se un settore deve stare chiuso non c’è problema ma perché deciderlo il Venerdì con poco preavviso? E poi dover chiudere la domenica? Tutti i ristoranti avevano le prenotazioni per il week end e hanno acquistato il cibo per poter soddisfare la clientela. Il danno è incalcolabile ora e la nostra richiesta e che le ordinanze potrebbero partire il lunedì mattina dando la possibilità ai ristoratori di smaltire le cose comprate, evitando anche un forte spreco alimentare. Con le zone Arancioni in diverse zone d’Italia e da domenica in Campania, chiediamo il blocco del pagamento delle tasse, accelerare sui vaccini e se proprio si deve fare un lockdown sia fatto totale per un periodo preciso e con i ristori per le aziende immediati. Inoltre serve celerità – conclude Strazzullo della Uiltucs – da parte dell’Inps per il pagamento della Cassa Integrazione per i dipendenti che in alcuni casi sono ferme al mese di luglio”.

E assembramenti pericolosi si erano registrati già ieri sera nella zona dell’Università Orientale di Napoli. Migliaia di giovani fin dal pomeriggio hanno bivaccato facendo aperitivi e ignorando l’allerta Covid.

“Il Centro Storico di Napoli, venerdì sera, era stracolmo di persone. Piazzetta Orientale, come mi hanno segnalato, era letteralmente invasa da centinaia di ragazzi. Tutti assembrati, molti senza mascherina. Stesso spettacolo anche ai Quartieri Spagnoli, dove si beve e canta per strada tutti ammassati. Siamo diventati zona arancione proprio a causa di questi comportamenti irresponsabili, e invece di farla finita cosa fanno? Si riversano in strada per la movida, un vero e proprio assalto. E’ assurdo. Il tutto mentre i vagoni della Linea 1 e 2 della Metropolitana e della Circumvesuviana sono intasati. In queste condizioni nemmeno la zona arancione servirà a qualcosa, e finiremo dritti in zona rossa. Una mazzata per tantissime attività commerciali, un pericolo enorme per la nostra salute. In giro c’è toppa irresponsabilità, con i più giovani che spesso se ne infischiano delle regole e si dedicano alla movida. Così finiremo nel baratro. Siamo d’accordo anche noi sul fatto che servono più controlli, ma davvero dopo un anno non siamo in grado di capire che dobbiamo indossare la mascherina ed evitare assembramenti?”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.

VIDEO: https://fb.watch/3MRJoVSJwv/

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