NAPOLI – Attirato in una trappola, strangolato e il suo cadavere fatto sparire: così è morto Raffaele Carolei, ucciso nel 2012 per ordine del clan D’Alessandro, a Castellammare di Stabia (Napoli), i cui vertici volevano vendicare l’omicidio di Giuseppe Verdoliva, autista e persona di fiducia del capoclan Michele D’Alessandro, eseguito dal gruppo dei “fuoriusciti” degli “Omobono-Scarpa”.

Oggi, a distanza di 8 anni e 6 mesi da quella morte, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata (Napoli) hanno arrestato coloro che secondo gli inquirenti, eseguirono l’ordine di morte.

Si tratta di Gaetano Vitale, 44 anni, e di Giovanni Savarese, 43 anni, nei confronti dei quali, il gip di Napoli, su richiesta della DDA, ha emesso due misure cautelari.

Alla risoluzione del caso ha anche contribuito un giovane che era minorenne all’epoca di fatti, Giovanni Battista Panariello, il quale che fu incaricato di fare la “vedetta”. Il corpo della vittima non è stato ancora ritrovato. La scomparsa di Carolei venne denunciata dai familiari ai carabinieri di Castellammare di Stabia, il 10 settembre 2012.

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