NAPOLI – “La notizia dell’apertura di un’indagine interna da parte dell’Istituto di ricerche sulla combustione del Cnr di Napoli, così come da noi richiesto subito dopo l’incidente e come annunciato dal direttore Riccardo Chirone, lascia sperare che le tante anomalìe e tutti i punti assolutamente poco chiari sulle circostanze che hanno portato a questo terribile incidente, siano chiarite quanto prima.
A partire dal perché ci fosse un tirocinante a bordo. Lo dobbiamo alle famiglie e agli amici delle due persone rimaste gravemente ferite ed è fondamentale per evitare che si ripetano episodi analoghi. Solo per un caso non ci siamo trovati di fronte a una strage e questo deve far riflettere molto chi ha avuto eventuali responsabilità per l’accaduto. Continuano ad arrivarci testimonianze da parte degli amici di Fulvio, uno dei due feriti, che segnalano non solo il difficilissimo momento che la sua famiglia sta attraversando, ma anche il fatto che il giovane stava svolgendo delle attività che non facevano parte del suo programma di tirocinio, ma che erano cose che non gli piacevano e non gli interessavano.
Sostanzialmente stava operando su un argomento che non era compreso in ciò che doveva fare. Chiarire anche questo aspetto sarebbe di estrema importanza per comprendere fino in fondo le responsabilità. Intanto, secondo i familiari di Fulvio, gli organi vitali a seguito di una tac sembrano al momento perfettamente funzionanti. Ci sono due complessità: l’occlusione dei bronchi a causa dell’inalazione di gas e “materiale” dovuto all’esplosione e un’ustione rilevante sull’addome che richiederà in futuro innesti di pelle trapiantata”. Lo ha dichiarato il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli al quale si sono rivolti alcuni amici di Fulvio per chiedere che siano chiarite tutte le circostanze dell’accaduto e che presenterà una interrogazione parlamentare sulla vicenda.