Nel giro di poche ore sono andati esauriti i biglietti per la partita Napoli-Cagliari, in programma venerdì sera allo stadio Diego Armando Maradona. Una sfida che potrebbe consegnare agli azzurri il quarto Scudetto e che ha generato un’enorme attesa tra i tifosi partenopei. Ma all’entusiasmo si è subito affiancata la delusione per l’ennesimo episodio di speculazione illecita.
Numerosi tifosi hanno segnalato al deputato di Alleanza Verdi–Sinistra Francesco Emilio Borrelli l’impennata di annunci sui social e su siti non ufficiali per la rivendita dei ticket a prezzi fuori mercato: fino a 500 euro per curve e distinti, e addirittura 1.600 euro per un posto in tribuna Posillipo.
“Mi sono messo in coda su TicketOne non appena aperto il link e dopo meno di cinque minuti avevo già 71mila persone davanti – racconta un tifoso a Borrelli –. Questo sistema avvantaggia solo i bagarini. Perché non si regolamenta la vendita come fanno altre squadre di Serie A?”
A fronte di queste segnalazioni, la SSC Napoli ha annunciato che non sarà consentito alcun cambio utilizzatore, invitando espressamente i tifosi ad acquistare i biglietti solo attraverso i canali ufficiali.
Ma per Borrelli non basta: “Non è la prima volta che assistiamo a fenomeni del genere, e non solo per le partite di calcio ma anche per concerti ed eventi di ogni tipo. Il sistema di vendita dei biglietti online è completamente da rivedere: così com’è, è inefficace e iniquo. Occorre fermare la speculazione, che vede i ticket rivenduti a cifre allucinanti.”
Il deputato propone due soluzioni: “O si adotta una piattaforma basata su Blockchain, che renda impossibile aggirare le regole tramite i software usati dai bagarini professionisti, oppure si torna alla vendita esclusiva al botteghino, con controlli serrati. È assurdo che il mercato illegale risulti oggi più rapido, capillare e funzionante di quello legale.”