CAIVANO – 15 milioni di euro per interventi di riconversione e riqualificazione produttiva del territorio di Caivano. Li ha stanziato il ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, che ha stipulato un Accordo di programma con la Regione Campania e il Comune di Caivano. La legge di bilancio 2024 ha disposto per il Comune, commissariato e caratterizzato in alcuni quartieri da situazioni di forte degrado socio-economico, l’applicazione del regime di aiuto destinato alle aree di crisi industriale (Legge 181/89).
L’accordo, che ha durata di 36 mesi, prevede l’istituzione di un comitato tecnico composto da quattro membri – due in rappresentanza del Mimit, uno in rappresentanza della Regione e uno in rappresentanza del Comune – che si occuperà di vigilare, coordinare e monitorare lo stato di attuazione degli interventi con il supporto tecnico di Invitalia, soggetto gestore della misura. Con successivo provvedimento ministeriale verrà pubblicato l’avviso pubblico contenente i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande. Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti di investimento dovranno prevedere un programma occupazionale finalizzato a un incremento o al mantenimento del numero degli addetti dell’unità produttiva.
Intanto ieri il parroco del Parco Verde, Don Maurizio Patriciello, è stato ospite di Porta a Porta. Intervistato da Bruno Vespa ha svelato il retroscena dell’incontro con la premier, Giorgia Meloni. “Ha aperto la porta e io dico grazie – ha detto il sacerdote -. Mi sono meravigliato moltissimo quando è venuta in parrocchia. Io le dissi che noi avevamo un grande desiderio di applaudirla, per cortesia si prenda i nostri applausi ma si può prendere anche i nostri fischi. E noi abbiamo fischiato troppo”.
In nove mesi, ha proseguito ancora “è cambiato tanto” ricordando le opere avviate all’ex centro sportivo, che negli anni passati era diventato una discarica e penso “che per la fine del mese i primi bambini potranno nuotare nella piscina”. “A me il colore politico interessa relativamente. Io chiesto aiuto a Renzi quando c’era Renzi, a Conte quando c’era Conte. Ho bussato ad una porta che si è aperta ed ho il dovere di dire grazie”, ha aggiunto.
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