Poco fa i carabinieri sono intervenuti nella zona industriale Pascarola nella sede della Chimpex industriale spa (fabbrica di prodotti chimici).
Per cause in corso di accertamento é divampato un grosso incendio. Nell’azienda sembra esserci nessuno e i circa 70 sono riusciti a fuggire. I vigili del fuoco sono sul posto e stanno spegnendo l’incendio.
Sono molto difficili per la presenza all’interno dello stabilimento sette Sylos di solvente, materiale estremamente infiammabile
Incendio di Caivano-loc. Pascarola, attivazione dei monitoraggi ambientali
Tecnici Arpac, allertati dalla Prefettura di Napoli, sono intervenuti in località Pascarola, nel territorio comunale di Caivano, dove nel pomeriggio è divampato un incendio in un’industria chimica.
Arpac sta seguendo la situazione in corso attraverso la strumentazione agenziale atta a misurare le concentrazioni di inquinanti atmosferici contemplati dalla normativa sulla qualità dell’aria. In particolare la rete di stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria comprende una postazione fissa nella zona industriale di Caivano, a breve distanza dal luogo dell’incendio.
L’agenzia ha installato ai margini dell’area abitata di Pascarola un laboratorio mobile in grado di misurare le concentrazioni orarie di una serie di inquinanti atmosferici – tra cui particolato PM10 e PM2,5, monossido di carbonio, benzene, toluene, xilene – e a breve avvierà nei pressi del luogo dell’incendio il monitoraggio di diossine e furani eventualmente dispersi in atmosfera.
I risultati degli accertamenti in corso verranno resi noti non appena disponibili.
Nube tossica a Caivano. Europa Verde: “cittadini barricati in casa o in fuga dai comuni limitrofi. Come è stato possibile un simile rogo in un’azienda di tale pericolosità?”
Intorno alle 16.30 di oggi è divampato un incendio a Pascarola, in zona Caivano. In particolare, le fiamme hanno interessato un’azienda di produzioni chimiche.
La nube nera creata dalle fiamme in provincia di Napoli e molto densa, è visibile nitidamente anche dal centro del capoluogo campano.
“La nube tossica si vede a km di distanza. Bisogna capire se si tratta di un incendio doloso o se di incidente con responsabilità di controllo dell’azienda ma in ogni caso gli abitanti della zona anche nei comuni limitrofi di Acerra e Casalnuovo sono costretti a chiudere i battenti delle porte per evitare di respirare questi fumi velenosi. Alcuni si sono barricati in casa, altri si sono allontanati, alcuni temono di essersi intossicati. L’Arpac deve fare immediatamente i controlli dell’aria e la magistratura deve capire come sia possibile che un’azienda di questa grandezza e pericolosità sia potuta andare a fuoco” dichiarano il deputato Francesco Emilio Borrelli e il coportavoce regionale di Europa Verde Rosario Visone.
















