cantiere

NAPOLI – “La situazione di piazza Leonardo è ormai insostenibile ed è necessario ascoltare le richieste di residenti e commercianti che lamentano disagi e problemi derivanti da un cantiere aperto nel 2013 che ormai, stando alle denunce dei rappresentanti del Comitato di piazza Leonardo, è diventato una sorta di deposito per materiali di risulta provenienti da altri cantieri”.

Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale Marco Gaudini, che sostengono le rivendicazioni del Comitato di piazza Leonardo.

La storia di piazza Leonardo comincia nel 2013 quando si dà il via ai lavori per la realizzazione di box pertinenziali, destinati insomma ai residenti della zona, ma una serie interminabile di ricorsi, anche per le proteste dei residenti e dei Verdi, che, all’epoca, erano rappresentati da Marco Gaudini nel Consiglio di Municipalità, che non volevano la costruzione di quei box, oltre a ritardi nell’esecuzione dei lavori ha portato al blocco del cantiere e alla revoca della concessione a costruire da parte del Comune.

“A questo punto, però, visto che il Comune ha revocato l’autorizzazione a costruire i box, per i ritardi nella realizzazione, sarebbe auspicabile che lo stesso Comune si occupi del ripristino dello stato dei luoghi perché se aspettiamo che si concluda il giudizio in corso rischiamo che passino altri 10 anni” ha detto Dario Esposito, presidente del Comitato di piazza Leonardo, aggiungendo che “al momento quel cantiere rappresenta anche un problema sanitario visto che, ridotto com’è, nonostante una manutenzione superficiale che viene fatta proprio dopo le nostre proposte, è un ricettacolo di animali e rifiuti”.

“Il Comune ascolti le richieste che arrivano dal Comitato e si trovi una soluzione per rimuovere il cantiere che crea anche una sensazione di insicurezza visto che una parte della piazza è poco visibile, senza dimenticare i danni per i commercianti della zona, il caos della viabilità e il parcheggio selvaggio, anche sui marciapiedi, derivante dalla mancanza di spazi per la sosta di auto e moto di cui approfittano i soliti incivili” hanno aggiunto Borrelli e Gaudini per i quali “i Verdi sono pronti a fare la propria parte per trovare una soluzione che dia risposte concrete senza aspettare l’esito di tutti i procedimenti giudiziari in corso e restituisca dignità a quella piazza e a chi la vive”.

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