NAPOLI – La Cassazione ha emesso una sentenza con cui restituisce i beni confiscati ai fratelli Pellini condannati in via definitiva per disastro ambientale. Il deputato vice presidente della commissione ecomafie Francesco Emilio Borrelli è intervenuto più volte nell’aula del Parlamento per attenzionare i Ministri competenti proprio sul caso Pellini, i tre fratelli di Acerra imprenditori del settore rifiuti condannati in via definitiva per disastro ambientale a cui stamane sono stati restituiti gli oltre 200 milioni di patrimonio confiscati a causa del ritardo con cui è stata emessa la sentenza di confisca dalla corte d’Appello.
“Si tratta di uno dei più grandi disastri ambientali della Campania e forse d’Italia eppure questi criminali hanno riavuto tutto ciò che hanno accumulato sulla pelle della gente e della terra, rubando il futuro a tanti giovani e devastando il territorio. Non capiamo perché la corte d’appello, nei sedici mesi previsti dalla legge, non sia riuscita ad emettere la sentenza di confisca. Ci sono responsabilità enormi che i ministri competenti devono assolutamente verificare. È stato dato un lasciapassare ai criminali e a chi avvelena il territorio. Cosa potremo mai dire alle vittime della Terra dei Fuochi? Coloro che li hanno avvelenati avranno indietro i frutti delle loro attività criminali che invece sarebbero dovuti servire a risarcire le vittime e bonificare i territori” dichiara Borrelli.
Caso Pellini, la Cassazione restituisce agli imprenditori dei rifiuti colpevoli di disastro ambientale 220 milioni di euro
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