NAPOLI – Non sono più i giorni delle vongole a 50 euro al chilo, ma torneranno. Capodanno è alle porte e la speculazione sui prodotti da mettere in tavola per il cenone della notte di San Silvestro è un rischio da non sottovalutare.
Riflettori puntati su pesce e frutti di mare dove in questi giorni i prezzi sono tornati quasi nei parametri della normalità, ma i napoletani sanno che è questione di giorni.
La speculazione del periodo è da record, secondo un rapporto dell’unione nazionale consumatori.
Napoli è la settima città d’Italia per il rincaro dei prezzi dei prodotti tipici delle festività.
Napoli, con un più 1,7% di inflazione, a novembre superava di oltre un punto percentuale la media nazionale (allo 0,6%) con un rincaro di 344 euro di spesa per ogni famiglia.
I rincari sono superiori anche rispetto alle stime delle associazioni che operano a tutela dei cittadini.
Per il cenone della Viglia, prodotti come vongole e baccalà hanno superato la soglia dei 50 euro al chilo nel primo caso e di 35 euro nel secondo caso. Molto più del 12% previsto dalle associazioni di consumatori.
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