NAPOLI -” Prego Dio che non mi faccia mai incontrare Borrelli altrimenti…”. Una minaccia neanche troppo velata nei confronti del deputato di alleanza Verdi-Sinistra pronunciata durante una diretta social di gruppo a cui hanno preso parte diversi soggetti tra cui diversi pregiudicati e secondo alcune segnalazioni anche un paio di soggetti attualmente detenuti in carcere o agli arresti domiciliari con i profili oscurati.
La discussione, che ha raggiunto fasi molto animate ed accese, era incentrata sulla questione lungomare e chioschi e anche sui parcheggi ed anche il giornalista Pino Grazioli è stato tirato in ballo.
Non si vuol essere definiti cialtroni e delinquenti ma poi si minaccia di far del male ad un’altra persona dimostrando quindi di esserlo. Non è un controsenso? Le continue minacce di questi soggetti ci fanno capire quanto la legalità e il rispetto delle regole siano lontane dal loro modo di pensare.
Ho già ampiamente dimostrato che le mie battaglie e le mie denunce hanno sempre uno scopo di legalità e giustizia, non porto avanti crociate personali, e che si dimostrano sempre corrette.
Questione chioschi. Io ho fatto delle denunce specifiche contro alcuni chioschi di Mergellina diventati covo di giovani criminali e camorristi e che violavano le norme ambientali, che favorivano la sosta selvaggia e avevano occupato abusivamente il suolo pubblico con tavolini e sedie ed erano allacciati abusivamente a luce e acqua oltre che scaricavano illegalmente le acque nere in mare. Ho combattuto contro chi sempre da questi chioschi ha fatto falsa testimonianza per scagionare un delinquente che ha ucciso un innocente Francesco Pio Maimone sparato per sbaglio proprio davanti a questi chioschi. Poi la Procura ha deciso di proseguire le verifiche, coinvolgendo le istituzioni locali, estendendo a tutto il lungomare.”-ha dichiarato Borrelli.