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Conclave, data di inizio il 7 maggio

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NAPOLI (immagini di Adriano Cirasa) –

Il Vaticano ha ufficialmente chiuso le porte della Cappella Sistina, il sacro luogo che ospiterà il Conclave, l’assemblea dei cardinali elettori incaricata di scegliere il successore di Papa Francesco, recentemente scomparso. I fedeli e i turisti che hanno visitato la Cappella domenica sono stati gli ultimi ad accedervi prima dell’inizio del processo elettorale del Collegio Cardinalizio.

Il cardinale Gualtiero Bassetti, ex presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), ha espresso un’impressione di unità tra i cardinali in questi primi giorni successivi alla morte del Pontefice. “Se sarà un conclave breve? Sabato, in piazza San Pietro, ho visto una bella unità intorno alla figura del Papa che ha consegnato la sua anima a Dio. Non abbiamo ancora iniziato le riunioni ma intanto ho avuto anch’io questa impressione. Sarebbe importante, non solo per la Chiesa”. Il cardinale ha aggiunto: “Penso davvero che il conclave possa offrire una testimonianza bella a questo mondo pieno di guerre, divisioni e rancori. Certo, qualche difficoltà ci può essere perché gli elettori non sono mai stati così numerosi e non tutti si conoscono”.

È ufficialmente iniziata la fase cruciale che precede l’avvio del Conclave. I cardinali si sono riuniti nuovamente questa mattina per una congregazione generale in Vaticano, con un punto primario all’ordine del giorno: la definizione della data di inizio del Conclave. Secondo le norme vigenti, l’elezione del nuovo Pontefice deve avvenire obbligatoriamente entro 20 giorni dalla morte del Papa, fissando la scadenza al 10 maggio. La prima data utile per l’ingresso dei porporati nella Cappella Sistina è il 7 maggio, e si prevede che già nella giornata odierna possa essere presa una decisione definitiva. Sulla durata del Conclave regna invece l’incertezza, con opinioni contrastanti tra chi prevede un processo rapido e chi, considerando l’elevato numero di cardinali elettori (135) e la necessità di conoscersi meglio, ipotizza tempi più lunghi rispetto ai Conclavi del passato. Attualmente, il quorum per l’elezione è fissato a 90 voti, ma potrebbe subire variazioni in caso di defezioni.

Il cardinale Luis Antonio Tagle ha sottolineato la profonda eredità spirituale lasciata da Papa Francesco: “Papa Francesco ‘ha tracciato una grande strada. È stato il Pastore che non si è limitato alla proclamazione del Vangelo, ma si è preoccupato di indicare a tutti i segni di Dio nel concreto della vita quotidiana’. E a ogni livello, al centro come nelle periferie, queste ultime raggiunte da un annuncio che ora ha la forza del nuovo”. Il cardinale filippino ha aggiunto: “È una strada che Francesco ha indicato per prima a noi vescovi. Sento molto questa ‘missione’ ed è ciò che mi aiuta ad andare nelle periferie. Occorre andarci ma con la convinzione e l’obiettivo di farle diventare centro. Il pericolo è di continuare a pensare di essere noi il centro. È così che rischiamo di andare fuori strada”.

Riflettendo sulla grandezza del pontificato di Francesco, il cardinale Tagle ha affermato: “La grandezza di Francesco ‘è stata anche quella di non aver insegnato cose nuove. La sua chiave di volta è stata quella della conversione, di aver preso cioè alla lettera ciò che dice il Vangelo e proporlo in termini credibili al mondo. La chiamata ai poveri non è un’invenzione o la scelta di una categoria sociale’. Se esisteva ancora qualche dubbio ha parlato chiaro il Concilio e non è un caso che Papa Francesco abbia sempre espresso la propria ammirazione per Paolo VI. Anche io credo che i documenti del Concilio continuino a indicare la rotta giusta. Riattualizzando il Concilio, Francesco non solo ha indicato ma ha portato avanti con lucidità e coraggio una ‘conversione pastorale’ che può portare lontano”.

“L’eredità è già nei fatti. C’è un camino sinodale che è andato avanti e si è imposto come metodo-guida nella vita della Chiesa. Ma in questi giorni siamo chiamati ad approfondire il senso del servizio alla Chiesa universale. Saranno giorni di preghiera e di riflessione. Giorni decisivi perché lo Spirito ci illumini nella scelta”. Queste le parole del cardinale Tagle riguardo all’eredità di Francesco e alle riflessioni che animano la congregazione dei cardinali, la prima dopo i funerali del Pontefice.

Anche il cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto emerito della Congregazione per l’educazione cattolica, ha espresso il suo pensiero sull’elezione del nuovo Papa, sottolineando la necessità di continuità ma anche di progresso: “È difficile dire come immaginiamo il profilo del nuovo Papa, perché dobbiamo ancora delineare le figure. Certamente secondo la tradizione della Chiesa, è in continuità ma anche andando avanti, non ripetendo solo il passato. Quindi non vedrete passare papa Francesco di qua, ma lui assisterà dal cielo per dire al nuovo Pontefice di continuare ma anche rinnovare: secondo lo stile suo proprio, ma sempre con l’unico spirito che muove la Chiesa nella diversità dei tempi e delle persone”.

Mentre il mondo attende con attenzione, i cardinali sono riuniti in Vaticano, in un clima di preghiera e riflessione, pronti a intraprendere il solenne compito di eleggere il nuovo Pastore della Chiesa Cattolica.

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