NAPOLI – Commozione, dolore e rabbia, sono queste l’emozioni che si possono leggere sui volti di coloro che ieri sera hanno partecipato alla fiaccolata in ricordo di Afsar Afsar, Kazi Altaf e Bapari Babul, le tre vittime dell’esplosione e del successivo crollo in vico Pace, a Forcella, nel cuore del centro antico di Napoli. Dolore per tre vite spezzate troppo presto, rabbia perché, come si legge su un cartello “Tutti sapevamo”, tutti conoscevano le condizioni di degrado e scarsa sicurezza che caratterizzavano quella stradina, istituzioni comprese, eppure non si è fatto nulla fino alla tragedia.
Concentramento in piazza Calenda, da dove fiaccole in mano, nonostante la pioggia battente, circa un centinaio di persone hanno attraversato il rione, fermandosi davanti l’edificio dove si è consumato il dramma. Qui l’arcivescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia ha deposto un mazzo di fiori e acceso tre candele. Poi i partecipanti hanno raggiunto la chiesa di San Giorgio maggiore. Tra i presenti anche il Prefetto di Napoli, Michele di Bari.
Nelle parole di Giuseppe Perna, presidente della biblioteca Annalisa Durante, tutte le difficoltà di intercettare e aiutare chi è “invisibile” agli occhi della società…
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