NAPOLI – Esponenti di associazioni a tutela della famiglia e di Fratelli d’Italia da lato, attivisti Lgbt dall’altro si stanno fronteggiando a colpi di slogan, a distanza di pochi metri, al centro di piazza Trieste e Trento, a Napoli. Alla base del confronto il bus delle libertà, la manifestazione no gender promossa dalle associazioni per la famiglia a cui il Comune di Napoli ha revocato il permesso. Un gruppo di attivisti Lgbt ha contestato l’arrivo del pullman in piazza chiedendo a gran voce che andasse via. Sono partiti alcuni slogan da una parte e dall’altra ma, al di là di qualche momento di tensione, tutto si è svolto in maniera ordinata e sotto il controllo delle forze dell’ordine. Il pullman, dopo aver sostato un quarto d’ora, sta lasciando la piazza.
LA RISPOSTA DEL COMUNE DI NAPOLI
“Al di là di ogni polemica mediatica montata ad arte e strumentalizzata per una sterile contrapposizione politica, ci teniamo a chiarire che l’amministrazione non ha assolutamente fatto una retromarcia, quanto un dovuto atto di difesa delle fasce più deboli della popolazione. Ad essere stato respinto è un messaggio mistificatore, incluso in una richiesta poco chiara, ambigua e sibillina che indicava una campagna di sensibilizzazione sociale rivolta alla famiglia, senza alcun riferimento al claim, al bus e al messaggio reale che si cerca di diffondere.
La fantomatica “teoria gender”, che non ha alcun riscontro reale nelle pratiche educative, viene utilizzata piuttosto per negare diritti fondamentali e in questo caso addirittura l’esistenza di persone non conformi all’identità sessuale normativa maschile/femminile. Cogliamo questa occasione per affermare il valore etico e politico di una convivenza civile, che tuteli i diritti, rispettosa della dignità di ciascuno/a, nel riconoscimento delle differenze singolari”.
La delegata del Sindaco alle Pari Opportunità e ai Centri Antiviolenza, Simonetta Marino