CASERTA– Si è conclusa alla centrale nucleare del Garigliano, a Sessa Aurunca nel Casertano, la demolizione del “camino”, avviata nel mese di agosto, da parte della Sogin, la società statale che si occupa di dismettere gli impianti nucleari. La struttura verrà ora sostituita da un nuovo camino in acciaio di 34 metri con un altezza di quasi tre volte inferiore, necessario per le prossime attività di decomissioning.
“Il camino era leggermente contaminato – ha spiegato in conferenza stampa il dirigente della Sogin responsabile dello smantellamento delle quattro centrali nucleari italiane Severino Alfieri – così abbiamo dovuto decontaminarlo attraverso un’operazione di scarifica (si asportano le superfici delle pareti interne del cono del camino, ndr) realizzata con un robot di fabbricazione italiana”.
“Con lo smontaggio del camino principale della centrale nucleare del Garigliano si fa un passo in avanti importante verso lo smantellamento completo di quell’impianto che gli italiani hanno bocciato con ben due referendum, nonostante i continui tentativi di riportare in Italia la scelta pericolosa e antiambientalista dell’energia nucleare”.
Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il portavoce regionale del Sole che ride, Vincenzo Peretti, che, in più occasioni, sono andati nella centrale nucleare per verificare lo stato dei lavori in corso.
“Continueremo a monitorare i lavori in corso con l’obiettivo di verificare il rispetto dei tempi e dei progetti per evitare sorprese come quella di veder trasformata la centrale nucleare del Garigliano nel deposito nazionale delle scorie nucleari, ipotesi secondo i tecnici attualmente impraticabile per la presenza del fiume, che ancora non ha trovato una sua sede definitiva” hanno aggiunto Borrelli e Peretti per i quali “quell’area, una volta liberata dai pericoli di una centrale nucleare dismessa, deve diventare una sorta di parco pubblico della memoria, lasciando anche qualcosa che ricordi la centrale nucleare come monito affinché non si commettano nuovamente gli stessi errori del passato”.(ANSA)