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NAPOLI – Una “risposta fortissima dello Stato” è in strada, nei quartieri a rischio di Napoli e non solo “più forze dell’ordine”. Questa la decisione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto oggi nella sede della Prefettura di Napoli. Il Comitato è stato convocato dopo l’escalation di agguati che si è registrata tra Napoli e provincia negli ultimi giorni.Il prefetto Carmela Pagano ha più volte sottolineato “la forte sinergia” tra tutti i soggetti coinvolti.

Tra le “iniziative concrete” previste al fine di migliorare la sicurezza, anche l’attivazione di un Comitato metropolitano che coinvolgerà la città, le dieci Municipalità e i Comuni dell’hinterland.”È previsto dalla recente legge sulla sicurezza urbana – ha spiegato il prefetto – il Comitato comprenderà il coinvolgimento anche dei comuni dell’hinterland, dell’area metropolitana, perché questo organismo è preposto a fare tutte le analisi necessarie e quindi a capire, anche a seconda delle esigenze dei vari territori, cosa e’ necessario fare per migliorare il livello di sicurezza, sia urbana che pubblica”.E poi: “Oggi il sindaco ha delle responsabilità ben precise in materia di sicurezza urbana, che si integra con la sicurezza pubblica che è di pertinenza delle forze dell’ordine. Non ci può essere una perfetta sicurezza pubblica se dal punto di vista di quella urbana abbiamo una elusione delle più elementari regole di convivenza civile”.Ci saranno anche progetti concreti, come quello che sarà attivato ad inizio dell’anno scolastico nel rione Sanità e vedrà il coinvolgimento di 400 ragazzi per arginare l’azione della camorra e della criminalità.Il progetto è stato messo a punto da un tavolo di regia originato dalla visita del ministro Minniti a febbraio scorso. “Prevede un discorso di accompagno e di presa in carico di circa 400 bambini per sottrarli all’elusione dell’obbligo scolastico e accompagnarli anche con iniziative, come scuola aperte a e scuola viva, in un processo di frequenza scolastica e di indirizzo verso prospettive nel tempo di avvio a professioni e mestieri. Il tutto tenendo anche conto delle inclinazioni di ciascuno”, ha concluso il prefetto.

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