10-febbraio-Giorno-del-Ricordo

NAPOLI – Furono 109 i campi allestiti in tutta Italia per dare accoglienza ai profughi istriani a ridosso della tragedia delle foibe, quando il generale Tito prese il comando nello Stato Jugoslavia e incominciò una campagna contro gli italiani con eccidi di massa.Tra questi campi Napoli ne ospitò tre e oggi il Comune ha voluto ricordare il dramma del popolo istriano con una targa al Bosco di Capodimonte nel luogo dove sorgeva uno dei campi.

Una storia, quella del popolo istriano a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, per anni dimenticata e oggi ricordata nel segno della comunione che si instaurò tra i profughi e la cittadinanza napoletana, ancora vigente.Presente per la benedizione della lapide il vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Salvatore Angerami, insieme a Diego Lazzarich, referente per l’Associazione Italiana Venezia Giulia e Dalmazia, e all’assessore alla Cultura del comune di Napoli, Nino Daniele.

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