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NAPOLI – Grande afflusso al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli anche oggi: nella mattinata sono stati 111 gli accessi registrati. Numeri importanti che seguono quelli dei giorni scorsi. Per fronteggiare l’emergenza, i vertici del Cardarelli hanno richiamato in servizio personale infermieristico e operatori socio sanitari.

La disposizione, firmata ieri dal direttore generale, Ciro Verdoliva, resta in vigore fino a lunedì 8, giorno in cui, in seguito ad una riunione tra i vertici, sarà deciso se l’ordine di servizio potrà essere soppresso, se andrà mantenuto o se andrà potenziato. A riferirlo lo stesso Verdoliva all’ANSA.”Per poter fronteggiare un carico maggiore di accessi al Pronto soccorso, all’Osservazione breve intensiva e nelle Aree di medicina – spiega – ho dovuto aumentare la forza lavoro, con particolare riferimento agli operatori infermieristici e a quelli socio sanitari. Le sofferenze maggiori si registrano in area medica, mentre nelle chirurgie si lavora normalmente”.

“In questi giorni, il pronto soccorso del Cardarelli, ma anche quelli di altri ospedali sono presi d’assalto da persone alle prese con l’influenza, rendendo difficile il lavoro del personale sanitario che si ritrova a dover fronteggiare un enorme afflusso di pazienti che potrebbe creare problemi nella gestione dei casi realmente gravi”.

A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, aggiungendo che “la situazione potrebbe peggiorare ancor di più nelle prossime ore e nei prossimi giorni visto che gli esperti dicono che la prossima settimana dovrebbe essere quella in cui si raggiungerà il picco di contagiati dall’influenza”.

“Per scongiurare il sovraffollamento dei pronto soccorso senza una reale esigenza, è necessario che i medici di base e quelli delle guardie mediche diano la massima assistenza ai cittadini alle prese con l’influenza, con una particolare attenzione per anziani, bambini e tutte quelle persone che rischiano maggiori complicazioni” ha aggiunto Borrelli per il quale “qualora fosse necessario, le Asl prevedano anche turni straordinari, aumentando il numero di medici di turno nelle guardie mediche soprattutto in questo e nel prossimo fine settimana, giorni in cui i medici di base, in genere, non sono disponibili”.

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