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NAPOLI – Di lavoro, purtroppo, si continua a morire. 1.029 persone, vite e famiglie spezzate dagli incidenti sul lavoro nel 2017, di cui 60 in Campania e ben 27 a Napoli che entra così nella triste classifica delle prime cinque province con più vittime, insieme a Roma, Torino, Milano, Modena.

Dall’inizio dell’anno ad oggi già 12 lavoratori hanno perso la vita nei cantieri di lavoro di cui 6 a Napoli, 5 a Salerno e 1 ad Avellino. Per ricordare che dietro le statistiche ci sono lavoratori morti, domani tra le 10 e le 12, in vista della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro – l’Inas, patronato della Cisl, esporrà di fronte alla propria sede di via Medina  un’istallazione temporanea in memoria delle vittime. All’interno di tutti gli uffici del patronato in città, inoltre, si terranno iniziative di sensibilizzazione: gli operatori saranno a disposizione per informare le persone sui diritti e le tutele previsti in questo ambito.  “Quello della sicurezza sul lavoro non deve essere solo uno slogan ma l’indicazione di una vera e propria regola di vita indispensabile in ogni azienda, per ogni impresa – affermano Salvatore Esposito, e Giovanni D’Ambrosio, rispettivamente direttore regionale dell’ Inas e segretario della Filca Cisl Campania e Napoli –  Un obbligo di legge e una sfida che deve vedere impegnate e coinvolte fianco a fianco, quotidianamente tutte le forze sociali, politiche, istituzionali. Occorre puntare sul principio etico della responsabilità individuale raggiungendo la consapevolezza che la tutela della sicurezza, della propria persona e di quella altrui, è un diritto ma prima ancora un dovere sociale.  Quindi formazione, responsabilizzazione e cultura del lavoro sono i valori che dobbiamo trasmettere in particolare alle  giovani generazioni”. All’ iniziativa sarà presente anche il sindacato degli edili della Cisl, tra i settori dove si registrano più infortuni ed incidenti mortali.

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