NAPOLI– La finanza al fianco dell’arte per valorizzare le eccellenze di Napoli. È lo spirito dell’iniziativa organizzata da Azimut – la più grande realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano quotata alla Borsa di Milano – a Napoli per un’esclusiva serata all’interno del Museo di Capodimonte sul tema “Arte e Finanza”

alla quale hanno partecipato trecento tra imprenditori, professionisti ed esperti del settore. Tra le sale di Tiziano e Caravaggio e La donna con il liuto di Vermeer appena arrivato dal Metropolitan Museum di New York si è discusso di quale futuro per la finanza e per i risparmiatori per offrire nuove interessanti opportunità di crescita. Riccardo Maffiuletti, dirigente Azimut, ha introdotto la serata prima di lasciare spazio a Fausto Artoni, gestore del Gruppo Azimut. Con un linguaggio semplice e libero da tecnicismi è stato analizzato il contesto macro-economico attuale, caratterizzato da incertezza, ampia volatilità e tassi bassi con conseguente difficoltà ad ottenere rendimenti soddisfacenti. La combinazione di questi fattori determina un mercato profondamente diverso da quello finora conosciuto da gran parte dei risparmiatori e che richiede nuove strategie di investimento, anche decorrelate dall’andamento del mercato tradizionale attraverso le quali generare valore, e un nuovo approccio gestionale. Artoni, dunque, ha illustrato la filosofia del Gruppo che oggi conta oltre 42 miliardi di euro di patrimoni in gestione.A fare da cornice alla serata – organizzata dall’area di riferimento in città che può contare sulla professionalità di Egisto Lancellotti, Vincenzo Liccardo, Stefano Mennillo, Gerardo Romano (nella immagine allegata) quella che è stata un tempo la residenza della famiglia Borbone, del cui passato si conserva testimonianza con l’allestimento dell’Appartamento Reale al primo piano, custodisce oggi preziose testimonianze della massima espressione artistica italiana ed europea. Un’intera sezione del Museo celebra la storia dell’arte della città partenopea e del Mezzogiorno, il cui avvicendarsi di periodi storici è narrato dalle importanti opere che fanno parte delle collezioni permanenti. Trovano spazio autori del calibro di Pinturicchio, Vasari, Caravaggio, Tiziano, Simone Martini, Dirk Hendricksz, solo per citarne alcuni, a cui si affiancano opere di prestigio provenienti da altre istituzioni culturali con cui il Museo di Capodimonte collabora da tempo. Ne è un esempio La donna con il liuto di Vermeer, in prestito dal 17 novembre dal Metropolitan Museum.

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