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FISCIANO- Il programma di attività e la sede operativa del nuovo Osservatorio multidisciplinare per il contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo è stato presentato oggi al Campus universitario di Fisciano (Salerno).

L’Osservatorio, inaugurato lo scorso dicembre e costituto dall’Ateneo di Salerno e dalla Direzione Nazionale Antimafia, intende realizzare una continuativa attività di ricerca scientifica applicata alle aree tematiche della Computational Intelligence, tesa al contrasto delle attività terroristiche diffuse su Web e Deep Web, a supporto dei progetti di analisi delle informazioni per i reati di competenza della DNA. ”Da due anni – ha detto il rettore Aurelio Tommasetti – lavoriamo a questo progetto. Abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa per l’implementazione di un’attività congiunta di formazione e di ricerca. Abbiamo dato vita ad un Osservatorio che lavori operativamente alle attività di indagine e di analisi per il contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo. Dal punto di vista della ricerca ritengo che da questa sinergia possano nascere sviluppi importantissimi”. “L’attività di analisi che andremo a condurre – ha aggiunto il presidente dell’Osservatorio, Franco Roberti – vorrà inizialmente andare alla ricerca, nello sconfinato mondo del web, dei siti che sono a rischio di terrorismo, di proselitismo, di transazioni criminali, con la prospettiva, già programmata, di ampliare le funzioni del software sviluppato per far fronte anche ad altri reati di competenza della DNA. Si tratta di cercare sul web quelle situazioni criminose che spesso sfuggono alle indagini tradizionali. É una nuova frontiera di indagine che porteremo avanti in sinergia con l’Università e con grande determinazione”. ”Voglio evidenziare – ha ribadito il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho – come continuare a lavorare da procuratore nazionale in successione a Franco Roberti è davvero motivo di orgoglio e di responsabilità. Nella mia ultima esperienza di procuratore di Reggio Calabria, ho potuto verificare quanto ormai le organizzazioni criminose si muovano, come il terrorismo, utilizzando gli strumenti moderni: internet e le tecnologie informatiche costituiscono, infatti, strumenti significativi di connessione e di sviluppo di operazioni criminali”.

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