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NAPOLI – Avrebbero ucciso Paquale Izzi per antichi rancori maturati con Carlo Lo Russo e degenerati poi in un efferato delitto.Con questa accusa la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha arrestato venerdì mattina lo stesso Carlo Lo Russo, considerato attuale reggente del clan dei cosiddetti “capitoni” di Miano, sua moglie Anna Serino e Luigi Cutarelli.

Quest’ultimo, secondo gli inquirenti, sarebbe l’autore materiale dell’omicidio avvenuto il 29 marzo scorso.Il quarto arrestato, che insieme agli altri è stato trasferito nel carcere di Poggioreale dagli agenti della Polizia, è Mariano Torre: secondo gli agenti avrebbe affiancato Cutarelli durante l’omicidio ed avrebbe lui indicato la vittima e coperto il killer.La squadra mobile e lo Sco, insieme ai militari della Compagnia Vomero di Carabinieri, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico delle quattro persone già indicate con l’accusa di omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, reati tutti aggravati dall’articolo 7 ovvero commessi per agevolare il clan.Secondo gli inquirenti, in particolare, Anna Serino avrebbe fornito importante supporto ai sicari addirittura incitandoli all’azione.

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