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NAPOLI – Perquisizioni e posti di blocco dei carabinieri nell’ambito delle indagini avviate dopo il duplice omicidio di zio e nipote – entrambi si chiamavano Carlo Nappello, di 44 e 23 anni – nel quartiere di Miano a Napoli.

La tensione nell’area è altissima. Secondo i militari per l’agguato, avvenuto in pieno giorno e tra la folla, la pista più accreditata potrebbe essere quello di uno scontro interno al clan Lo Russo dopo che i principali esponenti della cosca si sono pentiti. E quindi, con i rimanenti rappresentanti del clan a caccia di potere anche se di una piccola porzione di territorio. Poche ore prima, sempre a Napoli, un giovane di 29 anni, Carmine Picale, era stato ucciso all’interno di un pub nella zona di Chiaia. Si stanno scandagliando fatti e amicizie della zona di nascita dell’uomo, San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, e la pista di una lite che ci sarebbe stata tra alcuni giovani nella zona dell’arenile di Bagnoli con un eventuale collegamento con l’omicidio.Ieri mattina a Pagani, in provincia di Salerno, i carabinieri hanno arrestato Vincenzo Cascetta, 38enne con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo avrebbe esploso numerosi colpi di pistola nei confronti di Pietrangelo Campitelli, 45 anni, al termine di un litigio avvenuto in un bare del centro cittadino. Campitelli è ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

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