NAPOLI – Mancata bonifica delle discariche abusive, con un danno erariale stimato in oltre 27 milioni di euro. Questo è quanto la Corte dei Conti di Napoli ha contestato ad amministratori pubblici della Campania.Il gruppo tutela spese pubbliche della guardia di finanza di Napoli sta notificando i primi inviti a dedurre.

Secondo quanto emerso dalle indagini, sindaci e amministratori pubblici non hanno attuato la direttiva dell’Unione europea che imponeva la bonifica delle discariche non a norma, provocando l’applicazione delle multe europee per infrazioni in tema di rifiuti. Un danno economico che ha pesato sul Governo oltre 40 milioni solo nello scorso anno.Le discariche sotto esame della magistratura contabile sono quasi tutte nella zona del Giuglianese. Gli inviti della magistratura contabile riguardano esponenti politici, dirigenti, funzionari di Comuni e Regione e sono relativi a 48 discariche. Il ministero dell’Economia e delle finanze ha già avviato le procedure di recupero delle somme.La legge stabilisce l’obbligo di messa in sicurezza e ripristino ambientale nei siti utilizzati come discarica, obbligo in capo ai Comuni, e qualora queste amministrazioni fossero inadempienti, alla Regione. Secondo la Procura della Corte dei Conti campana, gli amministratori pubblici destinatari dell’invito non hanno adottato le misure necessarie previste dalla norma, nonostante i progetti di bonifica siano stati anche finanziati con risorse Por 2007-2013.Tra i destinatari degli inviti a dedurre per danno erariale emessi dalla Corte dei Conti della Campania per mancate bonifiche di discariche ci sono anche Antonio Bassolino e Stefano Caldoro, due ex presidenti della Regione Campania.“Le conseguenze di una gestione fallimentare dei rifiuti sono ancora evidenti, dal punto di vista giudiziario, ma anche dal punto di vista economico e delle condizioni in cui sono alcune zone della nostra regione, ma, quel che è ancor più grave è che la mancanza di una programmazione seria e moderna ha impedito alla Campania di essere al passo con i tempi e ora c’è molto ancora da lavorare”.Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “il danno erariale accertato dalla Corte dei Conti e dalla Guardia di finanza è solo l’ennesimo esempio dei danni provocati negli anni passati”.“Fortunatamente ora s’è finalmente cambiato registro e s’è deciso di puntare sulla raccolta differenziata e sul riciclo, abbandonando le discariche e gli inceneritori” ha aggiunto Borrelli per il quale “anche la decisione di rimuovere le ecoballe va nella direzione di chiudere definitivamente quella pagina oscura della nostra storia perché quell’enorme distesa di rifiuti impacchettati ci ricorda ogni giorno quei giorni in cui Napoli e la Campania sono diventati sinonimo di spazzatura”.

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