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FARINDOLA– Sono state trovate vive 8 persone all’Hotel “Rigopiano” a Farindola sul Gran Sasso, spazzato via da una slavina di immense proporzioni. Tra i sopravvissuti ci sono due bambini.

Le prime ad essere estratte vive una donna e la figlia, rimaste 43 ore sotto le macerie. Entrambe sembrerebbero in condizioni discrete e sono state già portate in ospedale. “Erano felicissime, senza parole”, racconta un soccorritore. Al momento gli altri superstiti sono ancora sotto le macerie – si trovano sotto ad un solaio – e i vigili del fuoco hanno più volte parlato con loro.  Sono state circa 43 ore sotto l’enorme massa di neve della valanga, i detriti e le macerie dell’albergo da donna e la bambina estratte poco dopo le 12.30. Il primo allarme della valanga, infatti, era stato lanciato da Giampiero Parete alle 17.40 di mercoledì 18 gennaio. In pratica quasi due giorni. ”Appena ci hanno visto erano felicissime e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolte positivamente per averci visto”. Cosi il soccorritore alpino della Guardia di Finanza Marco Bini racconta gli attimi del salvataggio della mamma e della figlia. ”Le abbiamo trovate nel vano cucina, e poi abbiamo salvato le altre persone”, dice Bini. ”Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro”, ha raccontato il soccorritore. ”La speranza ora è quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori”, spiega. Al momento i dispersi sono 22. (ANSA)

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