SAN GIUSEPPE VESUVIANO- La notte tra domenica e lunedì, gli agenti del Commissariato San Giuseppe Vesuviano hanno arrestato due cittadini magrebini, Hamraoui Mustapha 27enne e Er Raji Aminbe 21 enne , intercettati sulla SS 286, da san Giuseppe Vesuviano direzione Ottaviano, nei pressi dell’area industriale dove i due, a bordo di una autovettura BMW, hanno tentato di perpetrare una rapina in danno degli occupati di una Renault Clio, brandendo un coltello.
Il provvidenziale arrivo della pattuglia di poliziotti, che insospettiti dalle due auto ferme si sono avvicinati, ha evitato la consumazione della rapina.
I due magrebini sono repentinamente saliti nella loro vettura BMW e sono scappati, inseguiti dalla volante della polizia.
L’inseguimento, durato per tanti chilometri, ha assunto la connotazione di rocambolesco atteso che i due extracomunitari, per sottrarsi all’arresto hanno addirittura imboccato la corsia autostradale forzando l’ingresso ai caselli e, quando una manovra, fatta in sicurezza dagli agenti, ne ha bloccato la fuga, non hanno esitato a fare inversione di marcia in autostrada e percorrere alcuni chilometri in direzione Nola sulla corsia destinata al sorpasso.
I poliziotti hanno anche loro invertito il senso di marcia percorrendo la corsia di emergenza ed attivando tutti i segnali luminosi ed acustici per attirare l’attenzione degli altri automobilisti ignari del pericolo che stavano correndo.
Dopo cica tre chilometri invertendo nuovamente la marcia, i malviventi tentavano di collidere frontalmente con l’auto dei poliziotti che, fortunatamente riuscivano ad evitarli.
L’autostrada è stata abbandonata dal casello di Palma Campania all’esterno del quale i poliziotti sono riusciti a bloccare definitivamente i due malfattori che sono stati portati negli Uffici di Polizia.
Il 27enne Hamraoui Mustapha era stato colpito da un provvedimento di espulsione, emesso dalla Questura di Milano mentre l’altro, proprietario della macchina, aveva un permesso di soggiorno scaduto e l’auto sprovvista di copertura assicurativa.
L’autorità giudiziaria, opportunamente informata ne disponeva l’arresto e l’accompagnamento presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale.