NAPOLI – Martedì nero sul fronte trasporti per i cittadini di Napoli e dell’intera città metropolitana a causa dello sciopero degli autobus ANM e Ctp.  I dipendenti delle due aziende di trasporto pubblico, infatti, hanno incrociato le braccia per 4 ore, interrompendo il regolare servizio dalle ore 9.30 e fino alle 13.30. Disagi si sono registrati in città con un sensibile aumento del traffico specie nelle zone del centro e le vie dello shopping.

Problemi anche per i viaggiatori diretti verso il litorale Domizio e a Mondragone ma anche per chi doveva recarsi a lavoro nell’area Nord di Napoli. La protesta è stata decisa per scongiurare il fallimento della più grande azienda di trasporti cittadina, l’Anm. A far tirare il freno a mano la grave crisi finanziaria della holding che gestisce bus, metro, funicolari e Napolipark di proprietà del Comune, in perdita di esercizio per 51 milioni e mezzo. L’assemblea dei soci, prevista per venerdì 16, è stata rinviata al 28 dicembre. Per i sindacati l’unica strada percorribile per evitare il crack è la ricapitalizzazione. Stesso problema economico anche per la Ctp. Nonostante la ricapitalizzazione di circa 5 milioni per il 2016, l’azienda soffre ancora troppo per il forte indebitamento pregresso. Intanto a farne le spese i cittadini e i viaggiatori. “Tantissimi disagi per i napoletani che usano i mezzi pubblici a causa dello sciopero e, in alcuni casi, ci sono state forti tensioni e s’è rischiato lo scontro fisico tra gli utenti e i pochi dipendenti che erano al lavoro”.A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e la referente dei Verdi di Soccavo, Patrizia Cipullo, denunciando che “questa mattina la situazione è stata particolarmente tesa per i pendolari della Cumana che è stata presa d’assalto anche da chi, in altri giorni, prende l’autobus”.“La maggior affluenza ha creato un vero e proprio assalto ai treni in arrivo che, già di per sé, sono insufficienti nei giorni “normali” e oggi lo erano ancor di più vista l’altissima affluenza” hanno continuato Borrelli e Cipullo aggiungendo che “la tensione è arrivata al punto che, nella stazione di Pianura sono stati occupati i binari dai viaggiatori che non riuscivano a salire sul treno e la cosa ha creato ulteriori problemi e ritardi”.“Da raccontare poi anche il modo in cui i dipendenti della Cumana hanno risposto alle richieste dei pendolari che chiedevano la certificazione del ritardo per portarla come giustificazione al lavoro, un’ulteriore dimostrazione dell’improvvisazione esistente” hanno sottolineato i due rappresentanti dei Verdi facendo l’esempio di “giustifiche scritte su foglietti bianchi o su ricevute con timbri illeggibili o con date risalenti al 2012”.“Quel che è successo oggi è legato anche allo sciopero, ma la situazione dei mezzi pubblici in Campania continua a essere drammatica e i cittadini ne pagano le conseguenze ogni giorno con ritardi e condizioni di viaggio indegne di un Paese civile” ha concluso Borrelli per il quale “qualcosa sta migliorando, come dimostrano i tanti nuovi bus messi in circolazione, ma resta ancora molto da fare perché la situazione ereditata era davvero disastrosa”.

 

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