CASERTA- Nella mattinata odierna, a Pignataro Maggiore (CE), a conclusione di una articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Reparto
Operativo di Caserta e quelli della Compagnia di Capua hanno arrestato sei persone esponenti di vertice del Clan “LIGATO” ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, danneggiamento e lesioni personali, aggravati dalla finalità mafiosa.
I provvedimenti restrittivi costituiscono il risultato di una prolungata attività investigativa avviata nel novembre del 2015, che ha permesso di disarticolare l’attuale vertice del
clan “LIGATO”
, la cui reggenza, dopo la detenzione al 41bis di Rafaele LIGATO, è passata- nel segno della continuità familiare - al figlio Antonio Raffaele e alla figlia Felicia, entrambi colpiti dall’odierno provvedimento.
Le indagini hanno infatti accertato il tentativo da parte del clan “LIGATO” di riorganizzarsi e di rafforzarsi economicamente, mediante il controllo delle attività economiche del territorio
(lecite e illecite), le estorsioni ai danni degli esercizi commerciali e il reinvestimento speculativo dei capitali in attività illecite e nel traffico di stupefacenti.Le attività investigative hanno fato luce su una serie di estorsioni ai danni di imprenditori e
esercenti commerciali poste in essere attraverso l’imposizione di benio la classica richiesta di periodiche somme di denaro Inoltre nel corso dell’attività, veniva accertato un chiaro tentativo del clan di assumere la gestione di uno dei settori che costituiscono notoriamente fonte di reddito per i sodalizi
camorristici, e, precisamente, il controllo delle apparecchiature Videopoker e Slot Machine ubicate all’interno dei pubblici esercizi.
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