NAPOLI – Simulazioni di terremoto e conseguenti effetti sulle costruzioni a Napoli grazie al progetto di ricerca metrics del distretto “Stress”, il primo distretto ad alta tecnologia sulle costruzioni sostenibili nato con l’obiettivo di valorizzare i livelli di competitività ed innovazione nel settore delle costruzioni, mediante la costituzione di un network attivo tra imprese, università e centri di ricerca operanti sul territorio regionale campano. A presiederlo Ennio Rubino.

Al Dist, il Dipartimento di Strutture dell’università ‘Federico II’ di Napoli, è stata indotta una scossa sismica su tavole vibranti per testare le tecnologie antisismiche innovative.Una prova che rappresenta lo step successivo di un altro test avvenuta qualche mese fa in una casa in tufo, rappresentativa di una edilizia storica di molte regioni italiane, sottoposta ad una serie di terremoti a seguito dei quali la casetta, danneggiata, è stata recuperata e resa sismicamente sicura attraverso l’utilizzo di tecniche e materiali innovativi.Ora i test per verificare l’efficacia di queste tecnologie con la riproduzione di sismi di intensità pari a quelli dell’Irpinia, dell’Aquila e del Centro Italia. Ulteriori particolari li ha svelati il ricercatore Marco Ludovico.

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