NAPOLI – Il momento negativo per gli imprenditori del mondo della ristorazione napoletana sembra non finire mai.

Se il Covid ha nei mesi creato non pochi problemi costringendoli alla chiusura forzata che ha generato ingenti perdite economiche, nelle ultime ore la forte ondata di maltempo che ha flagellato Napoli ha messo la pietra tombale sulle proprie attività.

Un’ inattesa e distruttiva mareggiata ha praticamente spazzato via dehors, gazebo, sedie, ombrelloni e gran parte degli arredi.

I danni secondo le prime stime sono ingenti.

In aiuto delle attività danneggiate la Bcc Napoli.

Il presidente Amedeo Manzo ha annunciato in queste ore misure a favore imprenditori e dipendenti.

“Ieri sera la forza del mare ha distrutto tutti i ristoranti e pubblici esercizi in via Partenope – afferma il presidente Manzo- metteremo a disposizione degli imprenditori colpiti un plafond per la ristrutturazione dei locali e dei dehors.

I finanziamenti, a tasso agevolato, saranno di importo fino a 150mila euro chirografario fino a 72 mesi con preammortamento di 12/24 mesi.

E’ un momento difficile ma le banche di comunità vivono le gioie ma anche i dolori delle comunità. Noi siamo presenti e Speriamo di superare tutti insieme queste difficoltà”.

La Confesercenti, intanto, chiede lo stato di calamità e interventi economici adeguati alla Regione Campania per aiutare i ristoratori e le altre categorie di commercianti che hanno subito danni ingenti causati dal forte temporale che si è abbattuto nel tardo pomeriggio e in serata su Napoli.

Con la retorica speranza che il 2021 sia migliore, il 2020 si chiude nel peggiore dei modi per l’economia cittadina già falcidiata dalle restrizioni per la pandemia Covid 19.

Tende e altre coperture esterne sradicate dall’asfalto, acqua di mare, fango e detriti arrivati fin dentro i locali, addobbi stradali divelti dal forte vento: questo lo scenario che hanno trovato questa mattina i ristoratori del lungomare Partenope.

A dare una mano ai ristoratori tecnici e personale delle partecipate del Comune, sul posto anche l’assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, Alessandra Clemente.

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