La Cgil Napoli e Campania non si dichiara ottimista sull’accordo raggiunto in Scozia sui dazi. “La nostra regione – sottolinea il segretario generale, Nicola Ricci – pagherà un prezzo doppio. Tre settori strategici come l’agroalimentare, il farmaceutico, e l’automotive saranno colpiti. Non si tiene conto della svalutazione del dollaro, aumenteranno i costi di spedizione e, per quanto riguarda il settore farmaceutico, abbiamo in Campania aziende multinazionali che producono qui e vendono in America”.
“Poi – aggiunge Ricci – c’è il tema dell’esportazione dei nostri prodotti di eccellenza dell’agroalimentare, per i quali il mercato Usa è strategico perché quasi il 30% della produzione viene esportata negli States. Molti imprenditori del Mezzogiorno potrebbero essere affascinati dall’idea di delocalizzare le produzioni in Usa, dal momento che Trump promette zero costi per tassazione e infrastrutture”. “Tutto l’apparato produttivo dell’automotive, dell’agroalimentare e della farmaceutica, quindi – conclude Ricci – rischia di essere penalizzato da un accordo, i cui aspetti sono ancora da chiarire, che non tiene conto degli indicatori fondamentali: aumento dei costi, svalutazione del dollaro, numero di addetti e delocalizzazione delle attività”.


















