“Abbiamo indetto questo attivo unitario per discutere delle iniziative da assumere nei confronti della Regione Campania in merito alla piattaforma per l’accesso all’edilizia pubblica per l’anagrafe del fabbisogno abitativo. Avevamo chiesto al governo di via Santa Lucia di coinvolgere i Comuni e le organizzazioni sindacali, per un supporto ai tanti cittadini che non sono in grado di poter accedere telematicamente alla piattaforma. Da oggi non ci saranno più graduatorie comunali, ma ci sarà una sola graduatoria regionale, per cui le persone che non entreranno in questa graduatoria del fabbisogno, saranno escluse da ogni sostegno per l’assegnazione di alloggi”. E’ quanto ha affermato Antonio Giordano, segretario regionale del Sunia, intervenendo all’attivo unitario dei sindacati degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat e Assocasa sull’emergenza abitativa in Campania. “In moltissimi Comuni della regione – ha ricordato Giordano – nessuno è a conoscenza di questa piattaforma. I Comuni non l’hanno propagandata, per cui noi corriamo il rischio di trovarci a fine settembre, quando scadrà il termine ultimo per le iscrizioni alla piattaforma, con moltissimi cittadini che saranno tagliati fuori, soprattutto le fasce deboli. Stiamo chiedendo alla Regione di avere un’interlocuzione più seria con le parti sociali e con le organizzazioni sindacali”. “Stiamo lottando – ha continuato Giordano – per un’operazione di ristrutturazione e di recupero dei quartieri popolari. Non è partito un solo cantiere, nonostante i milioni a disposizione dell’Acer e dei Comuni. C’è un osservatorio regionale sulla casa che non viene mai convocato sulle questioni serie. Noi non sappiamo quale sarà la programmazione futura. C’è la piattaforma, ma quanti alloggi saranno realizzati? Quanti alloggi saranno a disposizione delle famiglie? Oggi tutto questo non si sa, perché la Regione è fuori da ogni idea di programmazione”. “Siamo riusciti ad ottenere dalla Prefettura di Napoli – ha aggiunto Giordano – un protocollo d’intesa, sottoscritto dai Comuni, dalle organizzazioni degli inquilini e dagli operatori sociali, per affrontare il grave dramma degli sfratti. Si tratta di sfratti per morosità o per finita locazione. Però purtroppo manca un dato fondamentale, quello dell’offerta. E questo non solo per quanto riguarda la Regione, ma lo stesso Comune di Napoli. Da quando si è insediata la nuova giunta a palazzo San Giacomo, non è stato fatto nessun provvedimento sulla casa, non se ne è proprio parlato”. “Siamo qui – ha concluso Giordano – per esternare il nostro malessere e anche per programmare le iniziative finalizzate a sensibilizzare la Regione e i Comuni, a partire da quello di Napoli. Prevediamo che a settembre, oltre ai gravi problemi che ci saranno, avremo di fronte un forte problema abitativo che merita da parte nostra una mobilitazione generale. Perché si tratta di diritti fondamentali dei cittadini”.

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