NAPOLI – Sono passati 9 mesi dalla morte di Fulvio Filace, 25enne ricercatore del Cnr deceduto a giugno 2023 a seguito dell’esplosione di un’auto prototipo su cui si trovava assieme alla prima ricercatrice dell’Istituto Stems del Cnr, Maria Vittoria Prati. A oltre 270 giorni dal tragico evento non ci sono risposte alle tantissime domande che ruotano intorno a questo caso. I genitori raccontano di aver “trascorso mesi di grande dolore. In attesa che la magistratura possa dare qualche notizia”. Risposte che tardano ad arrivare anche da parte del governo. Infatti, continuano a giacere in un cassetto le interrogazioni parlamentari presentate dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.
“Sono passati mesi da quando ho presentato due interrogazioni parlamentari al governo per chiedere cosa sia successo quel maledetto 23 giugno 2023. I genitori meritano di sapere perché Fulvio si trovasse su quell’auto. In un momento in cui si dovrebbero mandare messaggi chiari in favore della sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto quando parliamo di enti pubblici, le risposte alle nostre domande restano non pervenute. Il governo deve impegnarsi nella ricerca della verità, non può chiudersi in un silenzio che diventa complicità. Chi ha sbagliato deve pagare, perché si porta sulla coscienza due vittime innocenti”. Questo quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.



















