CASAPESENNA – Una giornata epocale, l’ha definita il sindaco di Casapesenna. La dimostrazione che la lotta alla mafia si può fare solo con le istituzioni uniti, dichiara soddisfatto il ministro dell’Interno. Un segnale di svolta, tuona il presidente della Regione Campania. Dichiarazioni di rito che hanno accompagnato questa mattina la demolizione del bunker che ha protetto a Casapesenna la latitanza del boss dei Casalesi, Michele Zagaria. Undici anni e tre mesi dopo, tombato il bunker e demolita la villa sovrastante durante una cerimonia con il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi

A finanziare le ruspe entrate in azione questa mattina la Regione Campania. Al posto della struttura sorgerà un parco pubblico. Il presidente de Luca: “Abbiamo bisogno di investimenti di crescita, sviluppo e lavoro, perché non c’è niente da fare, la criminalità organizzata blocca in qualche misura gli investimenti. Un imprenditore – ha detto il presidente della Regione – non va in un territorio dove deve temere per la propria famiglia, per i propri collaboratori o temere per qualche bussata alle cinque di mattina. Si va ad investire nei luoghi dove c’è sicurezza, dove c’è burocrazia zero e rispetto delle regole”

Presente il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello: “Oggi abbattiamo una reliquia di quella che una volta era quasi una religione, un po’ come gli altarini a Napoli. È una giornata che dà speranza soprattutto ai giovani e alla popolazione che può toccare con mano la presenza dello Stato”.

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