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Habemus Papam! (VIDEO)

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Dopo la quarta convocazione, alle 18.07 è arrivata la fumata bianca che è stata accolta dai fedeli di Piazza San Pietro con un applauso e strilla di felicità. Le bandiere delle varie nazioni sventolano nel cielo blu di Roma. Questo Conclave è uno dei più veloci della storia. Suonano a festa le campane di diverse chiese di Roma dopo la fumata bianca dal comignolo della Sistina, segno che il nuovo Papa è stato eletto.

Mentre il mondo attende con trepidazione l’esito della terza sessione di votazioni in corso nel Conclave, la storia degli ultimi pontificati offre un interessante spunto di riflessione. A partire dal 1900, sono stati cinque i Pontefici eletti al secondo giorno di Conclave. Questo precedente storico potrebbe alimentare le speranze di una fumata bianca già nella giornata odierna, giovedì 8 maggio.

Il primo Papa del XX secolo a essere eletto al secondo giorno fu Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli. Il suo fu il conclave più breve del secolo scorso: appena tre scrutini in due giorni furono sufficienti, il 2 marzo 1939, per la sua ascesa al soglio pontificio, avvenuta a ridosso del secondo conflitto mondiale.

Quasi quarant’anni dopo, anche Albino Luciani raggiunse il quorum necessario per l’elezione al secondo giorno di Conclave. Con quattro scrutini complessivi, divenne Papa il 26 agosto 1978 con il nome di Giovanni Paolo I. Il suo pontificato, purtroppo, fu uno dei più brevi della storia.

Il primo Papa del terzo millennio, Joseph Ratzinger, scelse il nome di Benedetto XVI fu eletto in sole 26 ore, con 4 scrutini.

Infine, il più recente precedente di un’elezione papale al secondo giorno riguarda l’attuale Pontefice, Jorge Mario Bergoglio, che prese il nome di Francesco. Per la sua elezione, avvenuta il 13 marzo 2013, furono necessari cinque scrutini distribuiti su due giorni.

Questi cinque precedenti, distribuiti lungo l’arco del XX e XXI secolo, testimoniano come non sia infrequente che lo Spirito Santo illumini i cardinali elettori conducendoli a una scelta nel corso del secondo giorno di Conclave. Mentre l’attesa per la fumata odierna si fa sempre più intensa, la storia ci ricorda che un esito positivo già in questa giornata è tutt’altro che improbabile.

Un’onda di emozione ha pervaso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma nel tardo pomeriggio di oggi. Mentre i fedeli erano raccolti in preghiera, proprio nei pressi della tomba di San Francesco, un sussurro ha iniziato a diffondersi tra i banchi: “Bianca, bianca, abbiamo il Papa!”.

Le campane della Cattedrale di Notre Dame a Parigi sono suonate a festa dopo la fumata bianca a San Pietro che annuncia l’elezione del nuovo Papa, successore di Francesco. Lo rende noto l’Afp.

L’emozione incontenibile che ha seguito la fumata bianca si è immediatamente tradotta in un fervore festoso in Piazza San Pietro. Non appena il fumo bianco ha cessato di levarsi dal comignolo della Cappella Sistina, le transenne che delimitavano la vasta piazza in diverse sezioni sono state rapidamente aperte e poi riorganizzate dalle forze dell’ordine. Questa manovra aveva un unico scopo: far confluire il più rapidamente possibile la moltitudine di fedeli e pellegrini il più vicino possibile alla loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro, il luogo da cui il nuovo Papa si affaccerà per la sua prima apparizione e la tradizionale benedizione “Urbi et Orbi”.

Nel frattempo, un’atmosfera quasi magica ha avvolto la piazza. Nonostante le difficoltà di comunicazione dovute al sovraccarico della rete telefonica, i cellulari di migliaia di persone hanno continuato a immortalare ogni prezioso dettaglio di questi momenti storici. Dallo scampanio gioioso e incessante delle campane a festa della Basilica, che hanno annunciato al mondo l’avvenuta elezione, al suono solenne e vibrante delle bande musicali della Gendarmeria Vaticana, delle Guardie Svizzere Pontificie e dell’Arma dei Carabinieri, tutto concorreva a creare un’attesa carica di significato e speranza.

Mentre la folla continuava ad affluire, riempiendo progressivamente sia la piazza che la vasta Via della Conciliazione che la collega a Castel Sant’Angelo, il cielo sopra il Vaticano è stato costantemente sorvolato da elicotteri e da un drone, testimoni aerei di questo evento di portata globale. Ogni sguardo era rivolto verso la loggia, ogni cuore palpitava nell’attesa di vedere per la prima volta il volto del nuovo Pastore della Chiesa Cattolica. Piazza San Pietro, in un tripudio di suoni, colori e fede, si preparava solennemente ad accogliere il suo nuovo Vescovo, il successore di Pietro.

Con il nuovo Papa in questi momenti c’è il Maestro delle cerimonie liturgiche, monsignor Diego Ravelli, che lo aiuta nella vestizione nella Stanza delle Lacrime.

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