NAPOLI – Annunciano due giorni di agitazione, nelle date del 28 e 29 giugno, i circa 200 lavoratori delle Arciconfraternite di Napoli che rischiano di restare disoccupati dopo che il Comune di Napoli ha revocato la concessione di suolo cimiteriale. Ultimo atto di questa querelle, che i lavoratori dicono “giocata sulla loro pelle”, è la richiesta di riconsegna delle chiavi avvenuta attraverso atto ufficiale a firma dei dirigenti delle aree di specifica competenza del Comune.

Secondo i lavoratori delle Arciconfraternite la scelta del Comune di Napoli è “scellerata” e non tiene conto del fatto che circa 200 famiglie che dipendono da questi servizi verranno “sbattute fuori” per un braccio di ferro Comune – Curia che di fatto vede loro come la parte maggiormente penalizzata.

Il non tener conto dei lavoratori in questa querelle secondo i lavoratori è un atto “lesivo della dignità umana” e ancor più grave il fatto che venga perpetrato sotto un’amministrazione “che della tutela del lavoro e dei diritti delle persone ha fatto vessillo, e speriamo non solo a scopo di propaganda”.

Per questo nei prossimi giorni i lavoratori organizzeranno presidi e mobilitazioni sotto le sedi istituzionali del Comune e sotto la Curia volte a attirare l’attenzione sulla loro vertenza.

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